IoDopo anni di ricerche ha ritrovato l’atto notarile con cui il Papa Pio XI donava alla parrocchia l’oratorio femminile e l’asilo San Giuseppe a Desio.
Ritrovato l’atto notarile del 1936 con cui Papa Pio XI donò alla parrocchia l’oratorio femminile e l’asilo San Giuseppe
Un importante documento storico sarà oggetto di discussione all’interno della 14esima edizione del convegno «Pio XI e il suo tempo», convocato per il 7 febbraio nella sala delle Colonne di Villa Cusani Traversi Tittoni. Un atto che andrà ad arricchire l’archivio parrocchiale ubicato nella sacrestia della Basilica. A scoprirlo, dopo un lungo iter, è stato lo storico seregnese Franco Cajani, segretario del Cisd (Centro internazionale di studi e documentazione Pio XI), che lo ha trovato nell’archivio storico distrettuale notarile collocato al primo piano del Palazzo di Giustizia di Milano.

Si tratta dell’atto notarile, con allegato il chirografo di Pio XI in cui il Papa desiano delegava il nipote, conte Franco Ratti, a rappresentarlo nella stipula nell’ufficio del notaio Antonio Colleoni di Desio il 27 novembre 1936 per la vendita dell’oratorio femminile e dell’asilo San Giuseppe.
Lo stabile era un’abitazione che apparteneva alla famiglia Rossi, acquisita dalla parrocchia Siro e Materno con il prevosto don Cesare Mossolini (1877-1912). L’edificio avrebbe dovuto ospitare i sacerdoti desiani come fosse una sola canonica, ma chi l’aveva acquistata, il coadiutore titolare dell’oratorio femminile, don Leopoldo Sartorelli, alla sua morte nel 1904 aveva destinato l’eredità alle suore di Maria Bambina. Dopo una vertenza tra le suore e il prevosto, la decisione tra loro fu quella di affidare la proprietà dell’immobile al cardinale di Milano Andrea Carlo Ferrari, che aveva imposto l’intestazione in parti uguali ai due sacerdoti desiani don Luigi Missaglia, prevosto di Santa Eufemia a Milano, e monsignor Achille Ratti, a quel tempo Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, con la stipula della donazione il 30 gennaio 1911 a rogito del notaio milanese Domenico Moretti.
Alla morte di don Missaglia, avvenuta il 31 maggio 1915, per volontà scritta nel testamento gli edifici erano passati a monsignor Ratti e sono rimasti in suo possesso anche dopo la sua elezione al soglio di Pietro con il nome di Pio XI. Nel chirografo stilato il 20 dicembre 1936 si legge che «nell’anno XVI del nostro Pontificato designo il nostro nipote conte Franco Ratti di Desio, con l’incarico di procedere per conto nostro alla stipulazione dell’istrumento relativo alla esposta donazione, che la dovrà cedere alla parrocchia dei Santi Siro e Materno in Desio».
Nell’atto del 27 novembre 1936, rogato dal notaio Antonio Colleoni, si trova scritto che oratorio femminile e asilo saranno donati alla chiesa prepositurale di Desio, che era rappresentata dal prevosto don Giovanni Bandera, pastore della città dal 1935 al 1967.

La scuola dell’infanzia chiude per ristrutturazione
Ora la decisione di chiudere a giugno 2026 la scuola dell’infanzia per «una radicale e costosa ristrutturazione dell’immobile di via Conciliazione che ospita l’asilo, a seguito di una perizia di un ingegnere strutturista che limita l’agibilità dell’edificio», come è stato evidenziato nella recente lettera ai genitori dei bambini. Conclusi i lavori, qui troveranno posto attività e servizi che ora hanno sede nel vicino centro parrocchiale, che, invece, sarà messo in vendita.