Giustizia amministrativa

Rsa Don Emilio Meani: il Tar sospende l’affidamento alla Gheron

Per la trattazione di merito del giudizio l’udienza pubblica è stata fissata il 12 gennaio 2026.

Rsa Don Emilio Meani: il Tar sospende l’affidamento alla Gheron

Il Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia il 29 ottobre scorso si è espresso con una sospensione cautelare sulla richiesta di annullamento della procedura di dialogo competitivo per l’affidamento in concessione della Rsa Don Emilio Meani di Cesano Maderno avanzata dall’Associazione Monte Tabor, lo storico gestore della struttura comunale.

Rsa Don Emilio Meani: il Tar sospende l’affidamento alla Gheron

La decisione della sezione quinta del Tar è stata presa “considerato che la controversia presenta profili di particolare complessità anche tenuto conto delle eccezioni pregiudiziali sollevate dalle resistenti e dalla controinteressata, che richiedono un approfondito esame in sede di merito”,  si legge nel dispositivo pubblicato nei giorni scorsi, in cui si spiega anche che secondo una prima valutazione del Tribunale, propria della fase cautelare, il ricorso presenterebbe elementi di fondatezza in relazione al primo motivo principale e a quello aggiuntivo.

Prossima udienza il 12 gennaio 2026

Il Tar Lombardia ha stabilito di fissare la trattazione del merito del giudizio nell’udienza pubblica fissata per il 12 gennaio 2026, sospendendo al momento gli effetti dell’aggiudicazione della gestione della Rsa alla società Gheron, la vincitrice della procedura di dialogo competitivo indetta dal Comune. Comune che è difeso dall’avvocata Samantha Battiston.

Il sindaco Bocca: “Fiduciosi per l’esito della controversia”

“La complessità dell’argomento – commenta il sindaco Gianpiero Bocca – ha spinto il Tar della Lombardia ad una sospensione cautelare, così da poter approfondire gli elementi utili per giungere ad una sentenza di merito, che presumibilmente sarà emessa a gennaio, nell’udienza già fissata. Anche in questo caso restiamo fiduciosi per l’esito della controversia, siamo infatti convinti che l’impianto amministrativo sia stato predisposto con particolare accortezza e osservanza delle procedure necessarie. Il Comune è affiancato da un legale esperto della materia che saprà far emergere certamente le nostre ragioni e la giustezza della procedura. Noi attendiamo serenamente l’esito, ribadendo che gli unici obiettivi che ci stanno a cuore, e per cui continueremo a lavorare, sono quelli di garantire la qualità nei servizi offerti agli ospiti, la salvaguardia dei posti di lavoro e la ristrutturazione della struttura”.