Interventi in corso

Monza buia? Arrivano i lampioni in stazione. L’assessore: «Vi spiego cosa succede»

Mai fatta manutenzione sull’illuminazione pubblica. Abbà: «Stiamo risolvendo guasti ereditati». Intanto arrivano lampioni aggiuntivi in stazione a Monza

Monza buia? Arrivano i lampioni in stazione. L’assessore: «Vi spiego cosa succede»

Piazza Garibaldi è ancora al buio, e non è l’unico punto di Monza dove i cittadini segnalano lampioni spenti o troppo bassi. Un problema che continua a destare preoccupazione anche sul fronte della sicurezza. A spiegarne le ragioni è stato l’assessore Carlo Abbà, che ha ricostruito la complessa situazione dell’impianto cittadino.

Illuminazione a Monza

«Il progetto che ho ereditato l’anno scorso prevedeva solo la revisione delle lampade e la sistemazione di una parte dei giunti, ma non di tutti i cavi e i sottoservizi che poi abbiamo effettivamente trovato ammalorati – ha chiarito Abbà – La rete è estesa per oltre 300 chilometri e in molti casi si sono mosse parti di rete sotterranea, generando guasti intermittenti. Abbiamo già speso centinaia di migliaia di euro per sostituire pezzi non procrastinabili. Restano altri interventi da finanziare, come quello in viale Battisti, un chilometro di impianto da rifare. In attesa dei fondi necessari, non resta che tamponare».

L’assessore ha anche svelato un piano per potenziare la luminosità nella zona della stazione, dove entro la fine dell’anno verranno installati nuovi punti luce, soprattutto nell’area dei giardini. «Un intervento necessario per aumentare sicurezza e visibilità in una delle aree più frequentate della città», ha aggiunto.

Una parte è telecontrollata

Abbà ha poi ricordato che non tutta la rete è telecontrollata: «Un migliaio di lampade sono monitorate singolarmente, le altre no perché così prevede il contratto. Di quelle la centrale si accorge subito e interviene, ma per le altre serve la segnalazione dei cittadini. E quando vedete un lampione acceso di giorno, significa che è in corso la ricerca guasti».
Infine, ha chiarito un punto spesso frainteso: «La città non è buia. È conforme al regolamento sull’inquinamento luminoso, che prevede una riduzione del 30% dell’intensità rispetto al passato e fasce di luce più ristrette. È un obbligo di legge, non una scelta politica».
Ma oltre alla stazione, ci sono altre due zone su cui il Comune è pronto a intervenire. In via Marsala, un giardinetto condominiale ma aperto al pubblico era da tempo al buio. «Abbiamo fatto una ricerca assieme ai residenti per capire di chi fosse la competenza – ha spiegato Abbà – e abbiamo scoperto che l’illuminazione era a carico del Comune. È stata una situazione complessa per individuare le responsabilità, ma siamo riusciti a reperire 100mila euro: i lavori partiranno già la prossima settimana e contiamo di concluderli entro l’anno».

Le situazioni più delicate

Altra situazione delicata quella di via Galvani, dove per mesi si sono verificati guasti intermittenti e improvvisi blackout. «Abbiamo scoperto che un condomino aveva collegato la propria messa a terra all’impianto di illuminazione pubblica – ha raccontato l’assessore – Un errore che ha causato continui cortocircuiti e disservizi. Ora il problema è stato isolato e risolto». Situazioni così, ereditate dal passato, sono decine.
«Stanno emergendo perché mai nessuno in tanti anni aveva fatto una manutenzione seria dell’illuminazione pubblica. Oggi stiamo lavorando per riportare la città alla normalità, ma occorrono tempo e risorse».
In Aula consigliare non sono mancate le critiche. È stato Massimiliano Longo, capogruppo di Forza Italia, a denunciare l’ennesimo blackout in piazza Garibaldi: «Nonostante le continue segnalazioni, la piazza resta spesso priva di illuminazione. È una situazione inaccettabile in una delle zone più centrali, e bisogna capire se chi gestisce il servizio stia operando in modo efficiente».
Duro anche Paolo Piffer (Civicamente Monza): «Dovremmo riuscire a potenziare il monitoraggio con strumenti e software più avanzati, sfruttando le nuove tecnologie. Se non fosse ancora chiaro, la responsabilità di questi malfunzionamenti ricade su questa Giunta». Abbà ha ribadito: «Stiamo rimettendo mano a un impianto esteso e datato, ma i risultati cominciano ad arrivare. Con i nuovi punti luce in stazione, anche in quel punto critico Monza sarà più sicura e più luminosa».