Elezioni 2027

Centrosinistra arcorese alla ricerca di un “federatore” ma occhio a quanto accaduto a New York

Riusciranno i progressisti arcoresi a proporre il “campo largo” in salsa arcorese o sarà ancora spaccatura in vista delle elezioni comunali del 2027

Centrosinistra arcorese alla ricerca di un “federatore” ma occhio a quanto accaduto a New York

Mentre il centrodestra e il sindaco Maurizio Bono si dicono compatti e viaggiano spediti verso l’ultimo scorcio di legislatura, il mare in cui il centrosinistra arcorese naviga presenta solo qualche saltuaria increspatura. D’altronde, da sempre, i problemi maggiori li ha chi governa, non chi sta all’opposizione. In realtà, però, ad attendere i progressisti, nei prossimi mesi, potrebbe esserci la tempesta perfetta pronta nuovamente a scatenarsi come già accaduto in passato, e che riguarda l’eterno dilemma di riuscire a trovare una candidatura a sindaco condivisa.

Centrosinistra ancora diviso alle elezioni?

Problema che si è presentato puntualmente nelle due scorse elezioni. Nel 2016 (Carlo Zucchi contro Rosalba Colombo) e nel 2021 (Paola Palma contro Luca Monguzzi). La causa potrebbe essere, oseremmo dire ancora una volta, la scelta del candidato che riesca a tenere insieme le diverse anime. La spaccatura tra le diverse correnti del centrosinistra è stata una costante nelle ultime due campagne elettorali e anche ora i sentori di una nuova clamorosa rottura non sono poi così campati per aria. Insomma ci vorrà un lavoro certosino per creare le condizioni affinchè il «campo largo» arcorese trovi la quadra e non si frammenti ancora. Il Pd ha lanciato un segnale più che chiaro su chi vorrebbe fosse il candidato: se Simone Sgura prima lo si poteva considerare il leader in pectore ora che è subentrato in Consiglio Comunale al posto della dimissionaria Elisa Caiello e ha sostituito, per pure ragioni di visibilità, il capogruppo Michele Calloni, è diventato evidente che sia il predestinato a caricarsi sulle spalle l’onore e l’onere della corsa verso Largo Vela.

Cosa faranno «Prospettiva» e ImmaginArcore?

Però «Prospettiva Civica» potrebbe non appoggiare Sgura o optare per un altro candidato e questo potrebbe diventare un grosso problema per i dem. Anche ImmaginArcore deve decidere se ripresentarsi ancora nel format delle ultime due tornate, oppure lasciare che il fianco ambientalista e di sinistra sia questa volta coperto da una lista “politica” di Avs (Alleanza Verdi Sinistra). Soluzione che inserirebbe nel solco della lunga tradizione sia di presenza dei Verdi in città, che delle formazioni di Sinistra- Sinistra e sarebbe facilitata dall’esperienza politica, sociale e culturale degli esponenti arcoresi che si “nascondono” in Sinistra Italiana.

Alleanza Verdi Sinistra farà la sua lista?

E Avs, secondo rumors, sarebbe nelle condizioni di presentare comunque un proprio candidato di alto profilo, o riproponendo il consigliere uscente di Immaginarcore, Luca Monguzzi. oppure un volto giovane dell’ambientalismo, sul quale costruire la campagna elettorale. E’ poi acclarato che senza l’apporto completo dei voti di quest’area politica il resto del Centrosinistra avrebbe poche speranze ad un eventuale ballottaggio con il centrodestra. Sulla strada del candidato unico giace un grande macigno difficile da spostare. Da anni «ImmaginArcore» chiede al Pd una netta rottura col passato rappresentato dall’Amministrazione Colombo, ma è rimasta per certi versi inascoltata. Aperture, in tal senso, sono arrivate dal segretario «dem» Davide Pennati il quale, in un recente post su Facebook, aveva sottolineato che «stiamo lavorando da tempo per costruire una alternativa, con lo sguardo ben rivolto in avanti. Non ci interessa viaggiare con la testa piantata nel passato, chiedere o offrire abiure o ripensamenti. Il programma e la coalizione che verranno dovranno essere adatti ai cambiamenti e alle prospettive dell’Arcore futura. Ci sarà molto da fare, noi ci faremo trovare pronti».
Anche recentemente, di fronte ai problemi della Villa Borromeo, si e assistito ad una conferenza stampa convocata dal Pd, ma tenuta, in sostanza, da Rosalba Colombo. Segno eloquente del peso politico che ricopre ancora la Lady di ferro nel partito. Poiche Immaginarcore, rispetto a Rosalba Colombo l’ha sempre pensata in maniera opposta, così come per la caserma dei carabinieri, la rsa e le modalità di chiusura del passaggio a livello di via Battisti, é facile ritenere che il segnale arrivato dal Pd sia stato quello della continuità col passato. Tradotto: per molti il Pd resta appannaggio di Rosalba Colombo e Sgura rappresenterebbe il suo braccio destro.

Gaye scende in campo?

Ma c’è un elemento nuovo nel panorama politico internazionale, che arriva direttamente dagli Usa, e che potrebbe influenzare in qualche modo la politica arcorese. Avrete capito che stiamo parlando dell’elezione del sindaco Zohran Mamdani a primo cittadino di New York. Si tratta del primo sindaco musulmano, di origini africane e voce della sinistra progressista. Proprio questo fatto nuovo potrebbe spingere Cheikh Tidiane Gaye, attuale consigliere di minoranza e uno dei massimi esponenti della cultura africana in Europa, a scendere in campo e spendersi i prima persona per raggiungere l’ambita poltrona di Largo Vela, insidiando la leadership di Sgura. Gaye, ricordiamo, da decenni è cittadino arcorese e per due legislature Consigliere Comunale della lista Civica alleata del Pd. In realtà il suo nome era già stato immaginato dal docente universitario ed ex assessore alla Cultura Raffaele Mantegazza qualche mese fa. Ma Gaye avrebbe l’appoggio di tutto il centrosinistra? Ovvio lui punterebbe ad un ruolo di «federatore», insomma un nome che potrebbe mettere d’accordo tutti. Sarà effettivamente così? Difficile dirlo. E poi Arcore non è New York anche se è altrettanto vero che talvolta quello che accade oltreoceano poi finisce, sul lungo periodo, per influenzare anche la politica nostrana. Le elezioni comunali sono a doppio turno, il centrosinistra al primo turno potrebbe anche permettersi il lusso di presentarsi con addirittura tre candidati. Una tattica che pagherebbe solo in caso di centrodestra spaccato.

“Consideriamo le competenze”

“Se vogliamo un candidato unico non si può confinare la scelta nel criterio del numero dei presunti elettori dei partito che lo propone – ha sottolineato a tal proposito Roberto Sala, una delle anime della Sinistra arcorese – Per ogni candidato si deve valutare perché si e perchè non va scelto. Vanno considerate competenze professionali pregresse, oltre che quella politica che possono facilitare l’azione amministrativa. Poi, nell’epoca in cui immagine e social hanno peso, l’efficacia del candidato a risultare vincente su questi terreni può risultare determinante. Però senza un progetto di città migliore e più attrattivo di quello proposto dal Centrodestra non si andrebbe lontano. E i tempi per iniziare a prepararlo stanno scadendo. Così come andrebbe riconsiderato il modo con cui finora è stata fatta opposizione alla Giunta Bono… “.