Un’assenza di quelle che si fanno sentire. Di quelle che pesano sul cuore. Nel dolore, però, resta salda anche una certezza: Giulia non se n’è mai andata davvero, perché la sua luce continua a illuminare le giornate di tanti parenti e amici che mai la dimenticheranno.
Un anno senza la dolce Giulia
E’ stata una domenica di festa, ma anche di ricordo e tanta commozione quella andata in scena in oratorio a Carnate, dove la comunità si è stretta in un grande abbraccio in occasione del primo anniversario della scomparsa di Giulia Cerini, portata via a soli 14 anni nel novembre di un anno fa da un male terribile:
“E’ stato un anno davvero pesante – racconta mamma Ilaria – Giulia ci manca ogni giorno: è un’assenza che si sente, perché quando era in mezzo a noi, lei si faceva sentire, era capace di lasciare il segno. Sempre sorridente, luminosa, ma anche testarda e determinata. Infatti fino all’ultimo ha lottato con tutta se stessa, è andata avanti nonostante tutto e ha dimostrato che si poteva sorridere anche di fronte alle avversità della vita”.

Strappata troppo presto alla vita
Quella vita a cui è stata strappata fin troppo presto da una sindrome rarissima, il cui nome fa spavento solo a scriverlo: linfoistiocitosi emofagocitica (HLH). In sostanza, una disfunzione complessiva del sistema immunitario di cui, della forma contratta da Giulia, si contano solo due casi in tutto il mondo:
“Se l’è portata via in un mese: ma in quelle poche giorni Giulia ci ha insegnato tanto – prosegue la mamma – Per questo abbiamo voluto organizzare una giornata per ricordarla, perché il suo ricordo è sempre stato in mezzo a noi e ci ha aiutato ad alleviare il dolore di questo anno terribile. Tutto è nato quasi per scherzo da Thomas, suo fratello. Ma l’idea è subito piaciuta ai tanti amici e conoscenti che ci hanno dato una mano a realizzarla. Ne abbiamo anche parlato con don Cristiano, il nuovo parroco, che non aveva conosciuto Giulia, ma ne aveva sentito parlare da don Adelio, che in questi mesi ci è stato tanto vicino ricordandola appunto per il suo sorriso e quel carattere tenace che la rendeva anche un bel peperino”
Una domenica di festa e ricordo
Da ciò, la festa di domenica. Prima la messa in suffragio della giovanissima, poi un momento di musica organizzato dagli studenti, che a Giulia hanno voluto dedicare due canzoni profonde e struggenti, “Somewhere over the rainbow” e “Dancing Queen”:
“Perché la nostra Giulia è stata davvero una “principessa danzante” e ora è sicuramente da qualche parte oltre l’arcobaleno”.
Non solo. Perché sulle note dei due brani, nell’auditorium dell’oratorio, è stata svelato un quadro dedicato a Giulia. Un luogo non casuale, scelto proprio perché frequentato spesso e volentieri dai ragazzi durante l’anno. Su di esso una foto sorridente della giovane e una frase che racchiude il senso più profondo della sua vita:
“Il tuo sorriso sarà la nostra luce; la tua tenacia la nostra ispirazione”.

Il suo sorriso continua a illuminare
La serata è poi proseguita con la cena e l’esibizione di “Immagine e Danza”, la scuola di Arcore in cui la 14enne ha ballato per diversi anni e che ancora la ricorda con estrema dolcezza:
“Giulia ha lasciato il segno nel cuore di tantissime persone ed essere circondati dall’affetto di così tanti amici che continuano a ricordarla con tutto questo amore è per noi qualcosa di meraviglioso – sottolinea la mamma – Da parte della nostra famiglia, il più profondo ringraziamento a tutti coloro che hanno organizzato e partecipato alla festa. Giulia ne sarebbe stata felicissima. E sono sicura che da lassù, anche adesso, ci stia regalando un altro, straordinario, sorriso”.