Un progetto che unisce ecologia, memoria femminile e partecipazione collettiva.
Il “Bosco Plurale” all’Oasi Volano di Agrate
Questo è il “Bosco Plurale – Spazio per sorellanze future”, inaugurato domenica scorsa all’Oasi Volano, area verde comunale di Agrate Brianza. Un’iniziativa del gruppo Liberamente Donne, associazione Sulè e Oasi Volano, con il patrocinio del Comune.
La “corsa verso il sole” di 200 alberi
Si tratta di “Un luogo pensato per diventare spazio vivo promotore di una cultura dell’uguaglianza, dell’inclusione e della diversità – fanno sapere i promotori – Ispirato al metodo Miyawaki, tecnica ecologica per la rigenerazione di foreste planiziali autoctone, il Bosco Plurale prevede la piantumazione di 200 alberi. Piantati ad alta densità per stimolare una naturale competizione, la cosiddetta “corsa verso il sole”, questi alberi getteranno le basi per una foresta matura in 20-30 anni, anziché in 50. Ma il “Bosco Plurale” è molto più di un intervento ambientale: ogni albero racconta una storia”.
Ogni albero affidata a una custode
In occasione dell’inaugurazione, infatti, a 18 alberi è stata associata una custode simbolica, una donna “che ha aperto nuove strade, infranto silenzi, trasformato immaginari. A ciascuna di loro è legata una parola: scelta per rappresentarne il pensiero, la lotta, la visione, la sensibilità. Nasce così un dizionario vivente che intreccia la biodiversità del bosco con la pluralità delle esperienze umane”.
Memorie, parole e segni condivisi
Così, durante l’inaugurazione, alle donne presenti è stata data l’opportunità di donare una parola e una custode a uno degli alberi messi a dimora, sottolineando così il senso profondo del progetto: lasciare un’eredità fatta di memorie, parole e segni condivisi.
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