«Siamo prigionieri in via Cadore». E’ il grido d’allarme che lancia Alan Alboresi, titolare dell’omonimo bar del Ceredo, dopo la prima settimana dei lavori per realizzare la nuova rotatoria fra Seregno e Meda. Le attività commerciali di via Cadore, in prossimità di Meda, sono soffocate nella morsa del traffico per la contemporanea chiusura di via Einaudi e via Wagner a causa del cantiere.
Lavori per la rotatoria, il traffico è un incubo: «Prigionieri in via Cadore»
Dalla mattina alla sera, senza soluzione di continuità, in entrambe le direzioni lunghe colonne di veicoli, compresi numerosi mezzi pesanti. E così i clienti dei negozi, spazientiti, cercano percorsi alternativi per evitare traffico e ingorghi, senza fermarsi nemmeno brevemente per gli acquisti. Un disagio per gli esercenti, già in un momento complicato per il settore e con ulteriori preoccupazioni in vista del Natale.
«Non c’è stata informazione sui lavori e sono comparsi pochi cartelli che non si vedono, così gli automobilisti si trovano imbottigliati – spiega Alboresi – In via Cadore c’è sempre traffico, ma non così per tredici o quattordici ore al giorno. Già dopo una settimana la gente non ne può più, anche per l’inquinamento acustico e atmosferico. C’è anche un problema di sicurezza: con gli autocarri fermi sulle opposte corsie di marcia, i mezzi di soccorso non riescono a passare. Lavoro qui da 35 anni, ma non ho mai visto una situazione simile e nella zona ci sono scuole, negozi, aziende importanti, nelle quali i camion faticano a caricare e scaricare. Non possiamo resistere così per tanti giorni di cantiere, c’è da diventare matti e da queste parti non si vedono i vigili per regolare il traffico. Perché almeno non si lascia lampeggiante il semaforo fra viale Tiziano e via Wagner, visto che le auto possono soltanto svoltare (a causa della chiusura dell’ultimo tratto della stessa via Wagner,a ridosso di Meda, ndr.)?».
In via Cadore i tempi per percorrere poche centinaia di metri si sono allungati notevolmente, ma il traffico si riversa anche nel resto dei quartieri Ceredo e Santa Valeria, nonché al Polo di Meda.
«I clienti sono in fuga, perché faticano persino a uscire dai parcheggi per immettersi in strada – dice il titolare di Alan Bar, che ha raccolto le preoccupazioni dei colleghi nelle immediate vicinanze – Già a settembre e ottobre avevamo avuto dei disagi per il lavori ai sottoservizi, con un calo di lavoro. Avanti così a Natale stiamo chiusi. I lavori per la rotatoria erano da fare in estate. Sono stati sbagliati i tempi».
L’istrionico esercente, giovedì mattina della scorsa settimana, per informare delle chiusure stradali ha distribuito ad automobilisti e camionisti in transito 150 cartine stradali con i percorsi consigliati per evitare le code. E per un giorno ha inventato «Tele traffico Ceredo», con tanto di microfono e telecamera per documentare al Comune le numerose lamentele degli utenti della strada incolonnati.
