Tragedia

Morto a Carate Brianza l’uomo di 78 anni massacrato di botte dal vicino per un tubo danneggiato

Si è spento in Clinica Zucchi Giuseppe Prestifilippo, vittima di una brutale aggressione avvenuta in agosto ad Alezio, in provincia di Lecce.

Morto a Carate Brianza l’uomo di 78 anni massacrato di botte dal vicino per un tubo danneggiato

È morto agli Istituti Zucchi di Carate Brianza, dove era ricoverato da inizio settembre in stato di coma vegetativo, il 78enne di Cusano Milanino, vittima di una brutale aggressione da parte di un vicino di casa avvenuta la scorsa estate ad Alezio, in provincia di Lecce.

La brutale aggressione in vacanza

Giuseppe Prestifilippo, originario di Palermo, ma da tempo ormai trasferitosi in Lombardia, è deceduto a Carate Brianza dove era stato ricoverato dopo che il 2 agosto scorso, mentre si trovava in vacanza in Puglia – nel paese della moglie – era stato preso a pugni e selvaggiamente picchiato dal vicino, per questioni futili, legate al presunto danneggiamento di un tubo posto sulla linea di confine fra le due proprietà.

Il 78enne aveva accusato subito un malore, per poi essere soccorso dal personale del 118 e immediatamente accompagnato all’ospedale di Lecce.

L’uomo, residente a Cusano Milanino, era ricoverato da tempo presso la struttura di piazza Madonnina a Carate Brianza, che offre assistenza specializzata a pazienti in condizioni critiche e complesse. Nonostante le cure e l’assistenza continua, il suo quadro clinico non ha mai mostrato segnali di miglioramento, fino al decesso avvenuto domenica 23 novembre.

Le sue condizioni, dopo quasi quattro mesi dall’aggressione, sono anzi purtroppo peggiorate e nella giornata di sabato sono infatti sopraggiunte complicazioni che si sono poi rivelate fatali. Prestifilippo lascia la moglie e due figli, che vivono in provincia di Monza e Brianza.

Il tentativo di patteggiamento

Nei giorni successivi alla brutale aggressione, al termine di una prima indagine condotta dai Carabinieri aletini e dai colleghi della compagnia di Gallipoli, era scattato l’arresto per Carmine Rizzo, un commerciante di 43 anni. Un’ordinanza di custodia cautelare era stata infatti emessa dalla gip del Tribunale di Lecce, Giulia Proto, su richiesta della pm Maria Vallefuoco.

Il giudice Angelo Zizzari ha respinto la richiesta di patteggiamento a 3 anni e sei mesi avanzata proprio nei giorni scorsi dai legali dell’aggressore. La famiglia della vittima, rappresentata dall’avvocato caratese Alessandro Grassi del foro di Milano, si sta spendendo, ora, a seguito del decesso, per far riconoscere il reato di omicidio pluriaggravato per futili motivi e minorata difesa.