Un nuovo diacono per le parrocchie di Desio. Si chiama Marco Vergani, classe 1983, risiede a Monza, ed è stato destinato al servizio della Comunità pastorale desiana, dopo l’ordinazione diaconale avvenuta in Duomo a Milano lo scorso 8 novembre per mano dell’Arcivescovo Mario Delpini.

Marco Vergani diacono al servizio delle parrocchie di Desio
Marco Vergani, cresciuto a Nova Milanese, abita a Monza insieme alla moglie Chiara, sposata nel 2015, e i due figli Jacopo e Bianca.
“Sono molto contento di questo mio primo incarico pastorale qui a Desio – racconta Vergani – Per diventare diacono ho conseguito una laurea triennale in Teologia all’Istituto di Scienze Religiose a Milano e ho frequentato per cinque anni un percorso spirituale e pastorale, che consisteva in una serie di incontri domenicali al Seminario di Venegono Inferiore o nel Centro Pastorale di Seveso. In questi anni di preparazione ho guidato il gruppo dei lettori e servito la comunione nella mia parrocchia di residenza, la San Carlo di Monza, collaborando fino alla mia ordinazione diaconale. Insieme a me sono stati ordinati altri sette diaconi a servizio della Diocesi. Come me, molti di loro sono sposati e io sono il più giovane della classe a essere stato ordinato.
Con la famiglia continuerà a vivere a Monza
Marco Vergani continuerà a vivere a Monza con la famiglia dove lavora all’Agenzia delle Entrate e dove i figli frequentano la scuola.
“In queste prime settimane a Desio ho trovato una bella comunità e una diaconia accogliente. Mi occuperò della pastorale familiare di tutte le parrocchie della città, seguendo in particolare il corso fidanzati. Dall’altro fine settimana ho anche iniziato il mio servizio liturgico nelle celebrazioni festive”.
La vocazione nata vent’anni fa
Una vocazione nata 20 anni fa e coltivata nel tempo, grazie al supporto della moglie Chiara:
“Ho conosciuto la figura del diacono permanente durante un incontro del gruppo diocesano Samuele nel 2006 – prosegue Vergani – Da lì ho iniziato a pensarci per molto tempo e, dopo il matrimonio, ne ho parlato con mia moglie che mi ha supportato nella mia volontà di mettermi a servizio della Chiesa. Il nostro incarico, come collaboratori del Vescovo, non ha un tempo definito, ma si adegua alle esigenze diocesane, intersecandosi anche con le necessità della vita lavorativa e familiare di ogni diacono. Il motto della mia classe diaconale è preso dalla lettera di San Paolo ai Romani e recita ‘non siate pigri nello zelo, siate ferventi nello Spirito, servite il Signore’, racchiudendo in poche parole il senso profondo del diaconato del servizio alla Chiesa e al prossimo”.