Incredibile

Otto bici su dieci erano truccate: maxi controlli della Polizia

Controlli serrati con banco prova tra via Guarenti e Villa Reale: accertate violazioni per 48.501 euro

Otto bici su dieci erano truccate: maxi controlli della Polizia

Otto bici elettriche su dieci trasformate in ciclomotori camuffati, motori potenziati, accelerazioni da scooter e velocità ben oltre i limiti consentiti.

Controlli sulle bici

È questa l’immagine che i controlli di sabato 29 novembre hanno restituito di una parte della mobilità «leggera» monzese, sempre più segnata dal fenomeno delle e-bike truccate.

Un tema che era stato sollevato anche in Consiglio comunale da Simone Galli (Fratelli d’Italia) che aveva avvertito la Giunta della pericolosità di questi mezzi che sfrecciano anche in zone pedonali, mettendo a rischio l’incolumità di famiglie e turisti che passeggiano in centro.
La maxi-operazione della Polizia Locale di Monza, affiancata dalla Polizia Provinciale e guidata tecnicamente dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri, ha mostrato quanto il problema sia ormai radicato e quanto rischioso possa diventare. Le verifiche si sono svolte con strumenti che raramente si vedono su strada: un banco prova professionale, installato al mattino in via Guarenti e nel pomeriggio nell’avancorte della Villa Reale, grazie alla collaborazione del Consorzio Parco.

Le sanzioni accertate

L’apparato, solitamente utilizzato nei centri ministeriali di collaudo, ha permesso di misurare in tempo reale potenza, velocità massima e conformità dei mezzi. La presenza di cittadini incuriositi, che si sono fermati a seguire le prove e a porre domande agli agenti, ha trasformato il controllo in un momento di confronto pubblico e di educazione stradale.
Nel frattempo dieci pattuglie hanno perlustrato la città alla ricerca di biciclette elettriche e veicoli leggeri sospetti. Una volta intercettati, i mezzi sono stati trasferiti tramite il laboratorio mobile del Ministero nelle due postazioni di test.

Diciassette i veicoli analizzati: dieci e-bike, cinque quadricicli leggeri e due ciclomotori.È proprio sulle e-bike che si è concentrata la sorpresa più evidente. Otto delle dieci biciclette esaminate non potevano più essere considerate tali. Motori sbloccati, centraline manomesse, potenze superiori ai 250 watt previsti dalla normativa: dettagli tecnici che, seppure invisibili a occhio nudo, cambiano tutto. Per la legge quei mezzi diventano ciclomotori, e senza targa, casco, assicurazione e patente si trasformano in un pericolo reale. Emblematico il caso di una bici capace di toccare i 55 km/h, una velocità da scooter, ottenuta con modifiche elettroniche non dichiarate.

Mezzi velocissimi

Anche i due ciclomotori controllati hanno superato ampiamente i 45 km/h previsti per legge, toccando i 70 e i 74 km/h. Al contrario, i cinque quadricicli leggeri sono risultati completamente regolari, confermando che il fenomeno delle irregolarità riguarda soprattutto il mondo delle biciclette elettriche.Il bilancio finale delle violazioni parla da solo: 48.501 euro di sanzioni complessive. Sono stati contestati nove casi di guida senza patente, sei di mancato uso del casco e diciannove violazioni dell’articolo 97 del Codice della Strada, relativo alla mancata immatricolazione e all’assenza della targa obbligatoria per i mezzi che rientrano a tutti gli effetti nella categoria dei ciclomotori. Accertata anche una violazione dell’articolo 155 per silenziatore alterato. Per i mezzi truccati è scattato il fermo o il sequestro amministrativo.

«L’adesione del Comune di Monza a questa iniziativa – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia – conferma l’impegno costante della nostra Polizia Locale nel contrasto alle condotte pericolose e nel garantire la sicurezza stradale. La presenza dei cittadini durante i controlli dimostra quanto sia importante promuovere consapevolezza e responsabilità nell’uso dei mezzi elettrici e dei veicoli leggeri».
Il Comando fa sapere che l’attività non resterà isolata. Altre giornate di controllo con banco prova verranno programmate nei prossimi mesi, soprattutto nelle zone a traffico misto dove le e-bike truccate rappresentano un rischio elevato.