Un cambio per certi versi epocale, che chiude un capitolo importante, decennale, e ne apre un altro nello storia di Agrate Brianza.
Le suore cedono la gestione della storica Rsa
Le suore della congregazione delle Serve di Gesù Cristo lasciano, dopo quasi 70 anni, la gestione della Rsa “Ada Bianchi” di via don Minzoni. Il passaggio di consegne è divenuto effettivo da questo lunedì, 1 dicembre.
La conduzione passa a “Progetto Salute”
La conduzione della storica struttura è passata a “Progetto Salute onlus”, cooperativa sociale con sede a Brescia ed operante in ambito socio-sanitario da oltre 20 anni. Novità sancita, al termine di un percorso condiviso durato due anni, dalla sottoscrizione di un contratto d’affitto d’azienda della durata di 7 anni, più altri 7, e dal via libera di Ats Monza e Brianza e Regione Lombardia.
“Continuità garantita”
“La sottoscrizione del contratto giunge al termine di un lungo lavoro – ha spiegato oggi pomeriggio, mercoledì 3 dicembre, in occasione di un momento di incontro con la stampa Walter Sangalli, componente laico con Angelo Leone Ornago e insieme a quattro religiose, della commissione incaricata di guidare il passaggio di consegne – L’obiettivo era quello di garantire la continuità individuando un ente del terzo settore che condividesse i nostri requisiti”.
Continuità negli obiettivi, nella modalità di conduzione e anche nel mantenimento di tutto il personale responsabile ed operativo; degli standard assistenziali sinora garantiti alle ospiti e nell’affidamento della formazione etico-comportamentale degli operatori all’ordine religioso.
Decisione sofferta, ma inevitabile

“Nel 2023 la nostra congregazione, nel celebrare il capitolo, ha preso atto e ragionato sulla mancanza di vocazioni e sul futuro dei nostri beni – ha sottolineato suor Giuseppina Riva (per tutti suor Giusy), madre superiora, affiancata da suor Angela Luraschi – Ci siano posti l’obiettivo di continuare a far risplendere il nostro carisma nella Rsa di Agrate. Con il preciso intento di non chiudere, cercando quindi un partner a cui cedere la gestione, che non mirasse esclusivamente al profitto e garantisse il mantenimento di un servizio per il territorio, mettendo sempre le persone al centro”.
Cooperativa con consolidata esperienza
Dal canto suo la cooperativa subentrante può vantare una consolidata esperienza sia nella gestione di strutture socio sanitarie analoghe sia nel rapporto di vicinanza e collaborazione con altri Enti religiosi.
Nessun contraccolpo per i dipendenti
Il passaggio di consegne è stato concordato anche con i sindacati, che hanno ottenuto garanzie per tutte e tutti i 21 dipendenti della Rsa, a cui si aggiungono alcuni liberi professionisti (medici) e addetti all’animazione e al servizio notturno.
Una storia incominciata quasi 70 anni fa
Una svolta, come detto, epocale per una storia incominciata negli anni Sessanta, quando il convento delle congregazione fondata dall’agratese Ada Bianchi aprì le porte con l’istituzione di un pensionato per donne autosufficienti. Poi, nel tempo, l’evoluzione e la costituzione della Rsa accreditata che oggi ospita 34 anziane, anche non autosufficienti.
Le suore restano come assistenti spirituali e per la formazione del personale
All’epoca le suore erano 370, ora sono 45; 3 delle quali dedicate, fino alla scorsa settimana, alla Rsa con i ruoli di direttrice, amministratrice e animatrice. Suore a cui la cooperativa ha affidato, sempre nel solco della continuità, il ruolo di assistenza spirituale delle ospiti e di formazione del personale, alla luce della decennale esperienza maturata.

“Un hub per il territorio”
“Il contratto prevede anche l’assistenza della cooperativa alle suore secondo la formula della “comunità religiosa” – ha tenuto a sottolineare Angelo Gipponi, presidente di “Progetto salute onlus” – L’intento è di far diventare questa struttura un hub al servizio del territorio. Non solo, quindi, con i posti letto nella Rsa (che d’ora in avanti apre anche agli uomini, ndr), ma anche con l’erogazione di servizi a domicilio”.
In attesa di capire se anche la disponibilità di posti letto possa essere ampliata, con ulteriori accreditamenti, e sfruttando i tanti spazi a disposizione all’interno di un convento ormai sovradimensionato per le suore in servizio.
Il sindaco: “Contenti che resti un servizio a cui la comunità è molto legata”
Soddisfazione per le modalità dell’avvenuto passaggio e per le potenzialità future è stata espressa anche dal sindaco Simone Sironi.
“Si tratta di un passaggio importante e molto sentito da tutta la nostra comunità, da sempre molto legata alle suore della congregazione e alla Rsa – ha commentato il primo cittadino – Siamo contenti che il servizio resti ad Agrate con la possibilità di aprire anche agli uomini”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vicesindaco Claudio Galli:
“Un grande grazie alle Serve di Gesù Cristo, per quanto fatto fino ad oggi. Un’attenzione e una vicinanza alla comunità che hanno dimostrato anche nelle modalità di trasferimento del servizio”.

La madre superiora: “Contente di poter continuare a fare del bene”
“Siamo contente di poter continuare a fare del bene – ha concluso suor Giuseppina – La Congregazione Serve di Gesù Cristo, nell’augurare a tutti ed alle parti coinvolte un rapido e positivo consolidamento del nuovo assetto organizzativo, assicura – in continuità col recente e lontano passato – la sua vicinanza nella preghiera e, ove richiesto, nella quotidianità”.