Dopo settimane di attesa, rinvii, lavori frenetici e un improvviso blackout comunicativo, il momento è arrivato. E’ annunciata per questa sera, venerdì 5 dicembre 2025, l’apertura del club di Filippo Champagne – al secolo Filippo Romeo – nei locali dell’ex «Punto G» di via Parravicini a Monza.
Apre il club di Filippo Champagne

Nessun battage pubblicitario, niente volantini né inviti esclusivi. I suoi seguaci lo hanno scoperto ieri da un post sui suoi profili social (che da qualche giorno risultano privati e accessibili solo a chi viene accettato da Filippo Champagne). Gli amici monzesi hanno ricevuto un messaggio di invito. Noi di Primamonza.it lo abbiamo appreso in esclusiva dal socio monzese dell’influencer, che però preferisce non comparire. «Ci conosciamo da 40 anni, Filippo è un amico. Il nome che deve comparire è il suo: è un bravo ragazzo», racconta, lasciando la ribalta al più mediatico dei due.
L’apertura non sarà una vera inaugurazione, ma un semplice “alzare la serranda”: dalle 18.30 chi vuole può presentarsi. «Stasera apriamo, non ci frega se le persone si lamentano. Se si fanno le cose bene e in regola non si deve aver paura di niente», ribadisce il socio, sicuro della scelta nonostante le preoccupazioni nate nelle ultime settimane da parte dei residenti della zona. Un’apertura che appare esclusiva e tranquilla, lontana dalle notti brave dell’influencer, che pure aveva dichiarato nel video che aveva subito fatto il pieno di visualizzazioni (vanta 430mila follower su Instagram, 350mila su TikTok). «Ho scelto la mia città, non mi piace Milano, è diventata una porcheria, finalmente ho preso il locale Filippo Champagne Club. Una chicca, un gioiello piccolino ma spettacolare. Annienterà tutti».
I soci e la figura di Patricia
Dietro la nascita del nuovo locale c’è la società Niente sete srl, costituita lo scorso 18 settembre 2025, che si propone di operare come bar, caffetteria e ristorante, con possibilità di catering e organizzazione eventi. Oltre a Filippo Romeo (che è fratello del noto senatore leghista Massimiliano Romeo), nella compagine figura Patricia Yuliana Vila Meza, originaria del Perù, residente a Desio, con un passato da chef al Park Hyatt di Milano secondo il suo profilo Linkedin. Dalla visura risulta lei l’amministratrice unica della società (anche se al 18 novembre comunque la quota maggioritaria la deteneva Romeo). Di lei si sa poco altro, dettaglio che alimenta ulteriormente la curiosità attorno al progetto, già di per sé avvolto da un alone di mistero: su soci, ruoli e investimenti nessuno sembra voler dire più del necessario.
Di sicuro però c’è che il club sta per aprire. Dopo l’annuncio enfatico di metà ottobre, Champagne aveva fissato al 14 novembre la data di apertura, poi diventata un miraggio. Quel giorno in Comune non c’era però ancora traccia della Scia necessaria per avviare l’attività, mentre risultava soltanto la cessazione del «Punto G». La normativa consente oggi procedure rapide, ma la burocrazia e alcuni problemi tecnici avevano rallentato tutto. Intanto, sulla vetrina era comparsa la scritta «Coming soon», mentre residenti e commercianti iniziavano a interrogarsi su cosa avrebbe significato avere un locale legato a un personaggio tanto discusso in una via così tranquilla.
Chi è Filippo Champagne
Il personaggio resta quello che i social hanno trasformato in fenomeno: stile di vita sopra le righe, champagne a fiumi, battute eccessive, provocazioni continue. È ospite fisso de «La Zanzara», frequenta da anni i locali più noti della movida milanese e racconta di sé senza filtri. «Mi piace ballare la fresca. La mia vita è dedicata al bere, al gioco e a qualche fanciulla», ripete nei video virali. E non manca mai una dose di autoironia: «Sono ludopatico, capita quando mi annoio. I soldi sono fatti per essere spesi».
E in queste settimane, complice il rinvio dell’apertura, ha continuato ad alimentare curiosità e polemiche con le sue dichiarazioni. Ha annunciato volersi candidare a sindaco di Milano con la lista «Il Popolo della Gaina» (che per lui è sinonimo di divertimento estremo). Il programma, manco a dirlo, è una provocazione in stile Champagne: abolire le piste ciclabili, che definisce «intralci pericolosi», e vietare i pagamenti elettronici sotto i 50 euro, «perché sotto quella cifra si deve pagare solo in contanti».
Ora, però, la fase delle promesse sembra chiusa. E stasera è sicuro se ne vedranno delle belle…