Quartiere Lazzaretto

«Area dismessa, uno schifo. Il traffico? E’ un disastro». Si pensa ai semafori smart

Nei giorni scorsi l’assemblea indetta dal Comitato di quartiere, con le segnalazioni dei numerosi residenti

«Area dismessa, uno schifo. Il traffico? E’ un disastro». Si pensa ai semafori smart

Degrado nell’area dismessa dell’ex Trancia Silva in via Macallé a Seregno, fra topi e vegetazione incolta: «Una situazione di totale incuria, che è diventata insostenibile. Uno schifo».

«Area dismessa, uno schifo. Il traffico? E’ un disastro» Si pensa ai semafori smart

E’ lo sfogo dei residenti del Lazzaretto, accorsi numerosi alla quarta assemblea pubblica indetta dal Comitato di quartiere locale, presieduto da Dario Ratti. Venerdì sera della scorsa settimana, nel salone dell’oratorio – presenti il direttivo, il sindaco Alberto Rossi e gli assessori Elena Galbiati, Giuseppe Borgonovo, Paolo Cazzaniga e William Viganò – molte le lamentele sull’area abbandonata da tanti anni.

«Dall’immobile abbandonato cadono i calcinacci, aspettiamo che succeda qualcosa? Nelle case di via Sant’Antonio e nello stabile davanti, in via Macallè, ci sono case con la muffa sulle pareti. C’è sporcizia, senza parlare di rettili e colombi. E’ una questione igienico-sanitaria. Dispiace la remissività del Comune per la situazione, che crea un danno a chi vive vicino».

Rossi ha spiegato che «alcune ordinanze sono state fatte e l’area privata è costantemente monitorata, anche con i droni: se dovessero emergere situazioni di pericolo, si interviene, ma come Amministrazione abbiamo armi abbastanza spuntate. Se ci fosse la possibilità di applicare una legge per l’esproprio lo farei, ma assicuro la massima attenzione. Capisco la vostra frustrazione», rivolto agli abitanti esasperati.

«Abbiamo fatto più tentativi con i proprietari dell’area senza esito positivo e fra loro non c’è accordo su come intervenire», ha aggiunto Borgonovo.

Accanto all’ex Trancia Silva sono state edificate le case comunali: «I lavori sono avanzatissimi, ma procedono a singhiozzo perché l’azienda incaricata ha vinto grossi appalti. Dovrebbero mancare un paio di mesi, più uno di collaudo. L’Amministrazione è pronta a far valere tutte le clausole contrattuali di cui dispone».

Il problema del traffico

Altro tema centrale dell’assemblea il traffico al Lazzaretto, «diventato un disastro» anche per le lunghe attese al passaggio a livello di via Macallè. In proposito l’esperto Fabrizio Radaelli, in collaborazione con il Comitato, ha realizzato una simulazione del traffico in entrata e uscita dal quartiere, utilizzando anche l’intelligenza tecnologica. Due i punti più critici: l’intersezione fra via Macallè e via Col di Lana e la rotatoria di via allo Stadio – via Bellini.
Una possibile soluzione è stata individuata nella collocazione di semafori smart, che adattano i tempi del segnale verde e rosso in base ai flussi di traffico attraverso sensori o telecamere.

Gli impianti «intelligenti» potrebbero essere posizionati in via Macallé – Col di Lana (valutandone la compatibilità con il passaggio a livello) e nel complesso degli incroci fra via Milano e via Toselli.

«La simulazione ha dato esito positivo in termini di riduzione della velocità media, tempi di percorrenza ed emissioni inquinanti», ha spiegato Radaelli, aggiungendo che l’analisi è una prima valutazione su cui elaborare un eventuale progetto. Anche gli uffici comunali e la Polizia Locale hanno avviato uno studio di fattibilità sull’utilizzo di semafori smart in città.

«Troppo chiasso, è piazza… disperazione»

Fra i problemi segnalati nell’assemblea del Lazzaretto il rumore nei mesi estivi in piazza Liberazione, anzi «piazza disperazione» come l’ha definita una residente: «Bambini e ragazzi giocano a pallone, vanno sui monopattini, ascoltano musica e ballano dalla mattina alla sera. Di notte anche gli adulti fanno rumore. I vigili arrivano in auto con i lampeggianti e non scendono».
«I controlli della Polizia Locale ci sono, anche in borghese. Nella prossima estate, in accordo con la parrocchia, vedremo di aprire l’oratorio in orario serale», la replica dell’assessore William Viganò.
Critiche per la carenza di parcheggi liberi in via Don Minzoni («E la strada è sporca») e in via Giordano («Dalle 4 a mezzanotte non abbiamo più posti»), mentre auto in sosta intralciano l’intersezione fra via Mozart e via Caruso. Segnalati anche camper e camion che occupano più stalli nel parcheggio di via Bellini.

Capitolo lavori pubblici: saranno realizzati nuovi orti urbani in via Respighi e il peduncolo per collegare via Bergamo e via Bach, nell’ambito di un progetto convenzionato residenziale da approvare nei prossimi mesi, che include anche dei parcheggi. Prevista dal Comune, ma non nell’immediato, la riqualificazione della ciclopedonale per collegare Lazzaretto e San Giuseppe (da via Silva a via Respighi, con un nuovo tratto verso il bosco urbano).

Un cenno al previsto spostamento della ditta Ecosan, con la possibilità di un accesso dei mezzi pesanti da via Macallé, allo studio di Fsi per il raddoppio della Seregno – Carnate («Nel caso ci sarebbero buone possibilità che chiuda il passaggio a livello di via Macallè, ma Rfi dovrà garantire il passaggio», ha spiegato il sindaco) e alla prevista chiusura definitiva del passaggio a livello di San Giuseppe («Ma, probabilmente, successiva alla costruzione della Pedemontana in trincea»).

L’assessore Borgonovo, infine, ha illustrato l’integrale ristrutturazione della piattaforma ecologica tramite project financing di Gelsia, con compattatori nei cassoni e due accessi: nuovo ingresso in via Spontini e uscita da via Reggio per evitare incolonnamenti. «I lavori nei sottoservizi sono ultimati: dall’inizio dell’iter amministrativo un paio d’anni di lavori, durante i quali la piattaforma dovrà rimanere aperta», ha spiegato.