Appello

Presa di posizione di 27 associazioni per «investire in cultura e costruire su suolo pubblico il teatro che non c’è»

A trainare i tanti gruppi che hanno aderito è Flavia Schiatti, presidente del Circolo Culturale Pro Desio

Presa di posizione di 27 associazioni per «investire in cultura e costruire su suolo pubblico il teatro che non c’è»

Presa di posizione di 27 associazioni che con la presidente del Circolo Pro Desio chiedono un teatro e l’impegno a investire in cultura.

Presa di posizione di 27 associazioni per «investire in cultura e costruire su suolo pubblico il teatro che non c’è»

I gruppi cittadini hanno sottoscritto una lettera a firma di Flavia Schiatti, inviata agli assessori della Giunta comunale, ai gruppi politici presenti in Consiglio comunale e al sindaco, Carlo Moscatelli. Un’azione forte che esprime un’esigenza particolarmente sentita dai sodalizi che operano in città. Un tema di cui si parla da tempo, dal momento che un teatro in città non esiste e neppure una sala abbastanza grande e adatta a consentire rappresentazioni teatrali e altri tipi di performance per un ampio pubblico. Diversi i casi di compagnie che emigrano nei Comuni limitrofi per poter mettere in scena i propri spettacoli. L’unico teatro esistente, al Centro parrocchiale, non è a norma e, in ogni caso, l’immobile della Comunità pastorale sarà messo in vendita. Da qui l’idea della proposta, sostenuta dalle associazioni cittadine, in un momento in cui è in fase di studio anche il Pgt, e che potrebbe trovare concretizzazione in uno degli immobili di proprietà comunale dismessi.

La richiesta pone sul tavolo della Giunta, e di tutti i gruppi politici, di maggioranza e opposizione, una proposta per la realizzazione di una sala polifunzionale per teatro, cinema, musica, danza, arte e conferenze. «Qualunque cosa tu possa fare o sognare di fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere, magia. Incomincia adesso».

Richiamando Goethe, la lettera invita «a un’impresa obiettivamente audace – viene evidenziato – ma lungimirante e necessaria: dare vita a una sala polifunzionale su terreno di proprietà comunale, senza ulteriore consumo di suolo, uno spazio capace di ospitare teatro, cinema, concerti, danza, conferenze, mostre. Una struttura moderna, ecosostenibile, accessibile e aperta a tutte le fasce di età potrebbe diventare un nuovo pulsante cuore culturale, un punto di riferimento per associazioni, scuole, compagnie teatrali, musicisti, artisti, giovani e famiglie della città e del territorio circostante».

Serve andare controcorrente rispetto ai tempi. E la proposta lo specifica: «In un periodo in cui molte città scelgono la via della riduzione e della rinuncia, sarebbe straordinario se il nostro Comune decidesse invece di osare, di investire in un’opera che guarda al futuro e che offre identità, vitalità, lavoro e nuove opportunità per rilanciare la nostra amata Desio», proprio perché, «il nostro territorio possiede energie, professionalità, talenti e desideri che spesso non trovano luoghi adeguati per esprimersi e quest’opera sarebbe il luogo ideale per poter realizzare tutto questo. Un’opera che riempirebbe una grande e sofferta mancanza e assenza nella città».

Quindi, usando le parole di Italo Calvino: «La cultura è l’eredità di ciò che abbiamo detto, fatto, pensato e sognato», le associazioni cittadine ritengono con voce corale che «dare un luogo alla cultura significa dare un luogo alla comunità stessa». Così conclude il documento sottoscritto: «Abbiamo un immenso bisogno di ciò che è apparentemente “inutile” … come sembra essere la cultura. Numerosi studi dimostrano che gli investimenti culturali generano ritorni economici, sociali e relazionali importanti. Ma soprattutto generano appartenenza civica, apertura mentale e la bellezza del ritrovarsi insieme. Una comunità che crede nella cultura è una comunità che non ha paura del futuro».

Una sala che deve essere vista come «un seme che può far fiorire iniziative, incontri, idee, professionalità, collaborazioni, eventi e percorsi educativi», non come «un costo». Da qui la disponibilità a collaborare, «nella speranza che vogliate considerare con apertura e coraggio questa proposta». Un’azione corale, a cui oltre al Circolo Culturale Pro Desio, hanno aderito: Arden Luogo del possibile, l’Associazione Culturale Minhaj ul Quran Desio, il Coro Santuario del Crocifisso (Ensemble Corale Echo), l’Azione Cattolica cittadina, la Casa della Musica, la Casa delle Donne, il Club Alpino Italiano sezione di Desio, il Comitato Suolo Libero, la Compagnia del Saramita, Comunione e Liberazione, il Coro Città di Desio, il Corpo Musicale Pio XI Città di Desio, Desio Città Aperta, Desio nel cuore, il Forum per i diritti dei bambini di Chernobyl, il Gruppo Artistico Desiano, il Gruppo Teatro Sonia Bonacina, Ideeinscena, i Lions Club Desio, PerCorsi, Regala un sorriso, la Scuola di danza Il Centro, la Scuola di Italiano per Stranieri, i Viaggiatori Erranti, White Mathilda e la Pro Loco.