Una sfilza infinita di reati

Minacce col machete e con i cani, rapine con coltelli e pietre, spaccio: rimpatriati

La Polizia ha accompagnato i tre giovani, appena scarcerati, al Cpr

Minacce col machete e con i cani, rapine con coltelli e pietre, spaccio: rimpatriati

Minacce col machete e con i cani, rapine con coltelli e pietre, spaccio. Mercoledì, il 3 dicembre 2025, la Questura di Monza ha accompagnato tre cittadini di origini egiziane irregolari sul territorio, nei Centri di permanenza per il rimpatrio di Milano e Torino. I tre giovani – di 24, 23 e 20 anni – erano stati appena scarcerati dalla Casa Circondariale di via Sanquirico, dove avevano scontato un periodo di custodia cautelare a causa della lunga sfilza di reati di cui si sarebbero resi responsabili.

Reati contro la persona e il patrimonio

Secondo quanto accertato dagli investigatori, i tre hanno più volte fornito false generalità durante i controlli di polizia e sono ritenuti responsabili di numerosi reati contro la persona e il patrimonio commessi tra Milano e Monza, spesso agendo in concorso.

Colpì una ragazza durante un litigio

Il 24enne era sbarca illegalmente a Lampedusa nel 2022. Nel 2024 sarebbe stato denunciato in due diverse occasioni perché trovato in possesso di un coltello. A maggio del 2025 sarebbe stato indagato per rapina aggravata e minacce aggravate nei confronti di una ragazza alla quale aveva regalato un cellulare del quale pretendeva la restituzione. Nella circostanza, l’avrebbe colpita con uno schiaffo, insultandola. Nel 2025 era stato arrestato in flagranza del reato di furto in concorso con gli altri due connazionali, per fatti commessi ai danni di una serie di auto parcheggiate e sottoposto a divieto di dimora in Lombardia.

Furto della collanina con spray urticante

Fra giugno e luglio si sarebbe reso responsabile di un furto con strappo di una collana in oro e di due rapine (ambedue in concorso con altri giovani), una ai danni di un cittadino extracomunitario immobilizzato con lo spray urticante per sottrargli il monopattino, l’altra ai danni di un barista che è stato minacciato con due cani di grossa taglia in quanto, a esercizio commerciale chiuso, si era rifiutato di somministrare un caffè, per poi essere rapinato insieme alla moglie di alcuni monili in oro.

Colpisce e spacca i denti a un connazionale

A settembre sarebbe stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, mentre a ottobre avrebbe commesso, in concorso con altri, una rapina di un telefono cellulare ai danni di un connazionale del 2003 che, mentre si trova all’interno di un ristorante, era stati prima colpito da una pietra scagliata contro la vetrina dell’esercizio e che gli ha frantumato i denti dell’arcata superiore, per poi essere ferito alla gamba con un coltello.

Machete, furti e resistenza

Il 23enne era invece entrato in Italia illegalmente da Lampedusa nel 2023. Nel mese di marzo del 2025 avrebbe compiuto una rapina in un supermercato servendosi di spray urticante per guadagnarsi la fuga. Ad aprile, in concorso con altri, era stato denunciato per il reato di furto aggravato e danneggiamento, in quanto si sarebbe impossessato di numerose bottiglie di alcoolici colpendo la vetrina dell’esercizio commerciale. Pochi giorni dopo era stato denunciato per spaccio di stupefacenti e per porto di armi abusivo, in quanto si aggirava nel Comune di Bresso brandendo un machete, arma che ha utilizzato anche nel mese di maggio per minacciare un connazionale del 2005 e che gli sarebbe stata trovata indosso anche in occasione di un controllo avvenuto nel mese di giugno. Sempre a giugno è stato destinatario di un provvedimento di allontanamento dalla zona rossa di via Padova a Milano, dove si è reso responsabile del reato di resistenza a pubblico ufficiale, per poi essere arrestato in flagranza per i furti a bordo di autovetture parcheggiate in concorso con gli altri due complici e sottoposto a divieto di dimora in Lombardia.

Rapine e spaccio

Il ventenne, che in occasione dei diversi controlli di polizia ha fornito numerosi alias, è entrato in Italia come minore non accompagnato nel 2022 e si è allontanato per due volte dalle comunità presso le quali era stato collocato. Nel 2023 si è reso responsabile di furto di capi di abbigliamento, ma è nel 2024 che avrebbe commesso i reati più “pesanti”: a maggio è stato prima denunciato a piede libero perché trovato in possesso di 32 grammi di hashish e il giorno dopo è stato arrestato in flagranza del reato di spaccio in quanto in possesso di 67 grammi di hashish. A seguito di quest’ultimo reato è sottoposto al divieto di dimora nel comune di Cinisello Balsamo. Nel mese di settembre è nuovamente arrestato per rapina pluriaggravata in concorso, in quanto, con altri due stranieri minorenni, ritenuto responsabile della rapina della collanina in oro ad un giovane con la minaccia di un coltello. Nel 2025 il furto nelle auto con gli altri due giovani per il quale è stato condannato a un anno di reclusione e 140 euro di multa. Sottoposto a divieto di dimora in Lombardia, a giugno 2025 ha subito l’aggravamento della misura con custodia cautelare in carcere. La richiesta di protezione internazionale presentata nel 2023 è stata rigettata dalla Commissione Territoriale di Monza, che ne ha decretato l’obbligo di rimpatrio.

Trasferimento ai Cpr e rimpatrio

Terminata la detenzione il 3 dicembre, i tre sono stati presi in carico dall’Ufficio Immigrazione della Questura e accompagnati, con l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria, ai Cpr di Milano e Torino. La misura del trattenimento è stata convalidata in attesa del rimpatrio in Egitto.

Espulsioni in provincia: il bilancio del 2025

Dall’inizio dell’anno, la Questura di Monza ha emesso 560 provvedimenti di espulsione.
Nel dettaglio: 240 ordini del Questore a lasciare il territorio nazionale, 145 misure alternative al trattenimento — di cui 37 già concluse con il rimpatrio — e 60 accompagnamenti ai Cpr. Si aggiungono 38 partenze volontarie, 24 allontanamenti di cittadini comunitari, 26 intimazioni a rientrare nel Paese Schengen competente, 19 accompagnamenti in frontiera come misura alternativa alla detenzione e 8 espulsioni con immediato accompagnamento convalidato dal Giudice di Pace.