capsula del tempo

L’omaggio di Macherio a don Carlo Biffi

Per trent'anni parroco venerato del paese, nel 1933 ha ricevuto l'onorificenza della Croce di Cavaliere dal podestà Aldo Rivolta in occasione del 40esimo di sacerdozio.

L’omaggio di Macherio a don Carlo Biffi

Correva l’anno 1933 quando don Carlo Biffi, parroco venerato di Macherio, ricevette nei locali del Municipio l’onorificenza della Croce di Cavaliere dal podestà Aldo Rivolta in occasione del 40esimo di sacerdozio, come testimonia un testo con le firme di 793 uomini e donne macheriesi.

La storia di don Carlo Biffi

La ricerca dello storico triuggese Angelo Cecchetti, ci riporta all’opera del venerato sacerdote.

Correva l’anno 1933 e sul Cittadino della Domenica del 19 novembre 1933 veniva riportata la notizia “… Domenica scorsa per espresso invito del Podestà Aldo Rivolta, nei locali del Municipio si raccoglieva una certa schiera di personalità per la consegna al Parroco della onorificenza …. Croce di Cavaliere … alla presenza di tutte le Autorità civili e dei rappresentanti di tutte le Associazioni; di S.E. la Duchessa Marianna Visconti di Modrone e del principe Centurione (con molta probabilità carica rivestita da Marcello Visconti di Modrone podestà di Milano dal 1929 al 1935). … Al suono della marcia reale veniva consegnata l’artistica croce … Chiudeva la bella cerimonia il canto dell’Inno al Buon Pastore, cantato dalla locale Schola cantorum, accompagnata dalla musica della “Pro Macherio”…

Parroco di Macherio

Come si nota dall’articolo si parla del Parroco ma nessuno ne scrive il nome … Ebbene tale lacuna viene subito emendata dalla “capsula del tempo” preparata , quale omaggio, A DON CARLO BIFFI PARROCO DI MACHERIO, nel XXV°di Parrocchia – MACHERIO 27 AGOSTO 1933 – XI. Qualche notizia in merito Don Biffi nasce a Ravellino (frazione di Colle Brianza) nel 1870; nel 1893 viene ordinato sacerdote fino a giungere a Macherio, in qualità di parroco, il 1° dicembre 1907, sostituendo Monsignor Carlo Tancredi Vassali, rimanendo fino al 1938. Ritorniamo alla nostra capsula, che in realtà sono pagine di firme di uomini e donne macheriesi per rendere omaggio al loro parroco. A DON CARLO BIFFI PARROCO DI MACHERIO NEL FAUSTO GIORNO DEL SUO GIUBILEO PARROCCHIALE E XL° ANNIVERSARIO DI SUA SACRA ORDINAZIONE SACERDOTALE CON AFFETTO E RICONOSCENZA IL COMUNE E I CITTADINI – MACHERIO XXVII AGOSTO MCMCCCIII A. XI E.F. –

Don Carlo Biffi
Don Carlo Biffi

Divagando un pochino di storia…

“A. XI E.F.”, per i meno giovani, significa anno 11° era fascista. Questo computo numerico fu introdotto con una circolare del capo del Governo del 25 dicembre 1926 che obbligava l’uso di tale data aggiungendo un numero romano accanto all’anno dell’era volgare prendendo come origine/inizio l’anno della Marcia su Roma del 1922 – nel nostro caso anno 1933 – A. XI E.F. Nell’iniziare la descrizione possiamo dire che troviamo diversi timbri, che formano la cornice dello scritto.

Il testo comprende circa 793 firme di uomini e donne macheriesi. Esatto, quasi 800, e anche tenendo conto delle firme eventualmente ripetute, dei bambini che ovviamente non potevano firmare, gli ammalati, di quelli che non hanno potuto firmare, anche perché probabilmente firmava solo una persona per ciascuna ”categoria”, si può dire che tutto il paese è contenuto in queste pagine ed è per questo motivo che mi sono permesso di paragonare a una capsula del tempo, quasi a ricordare il film “Ogni cosa è illuminata” di Jonathan Safran Foer dove, sintetizzando in maniera molto estrema e in contesto differente, si può cercare di porre in analogia il custodire in modo religioso tutti i ricordi, una scatola di ricordi nel film…

Le categorie

Le categorie sopra citate fanno riferimento alle suddivisioni delle pagine dove si vengono a trovare, partendo dall’inizio, COMUNE E COMITATO D’ONORE – con il Podestà, il Giudice conciliatore e la Congregazione di Carità. Ridivagando con la storia: il Podestà aveva sostituito il ruolo del Sindaco, in quanto durante il fascismo si erano aboliti gli organi elettivi e le amministrazioni comunali venivano insediati con nomina governativa legge 237 del 1926 e dal 21 aprile 1927, con Regio Decreto, il Podestà prese il posto del Sindaco, e la Democrazia con la sua sovranità popolare per molti anni…. Proseguiamo co le categorie FASCIO DI COMBATTIMENTO (UOMINI E DONNE) qui poca divagazione… La fondazione dei Fasci italiani di combattimento avvenne il 23 marzo 1919. A seguire i COMBATTENTI più I GIOVANI FASCISTI, DOPOLAVORO PRO MACHERIO, con un DOPOLAVORO PRO MACHERIO SEZIONE DI CARATE (L’Opera nazionale del Dopolavoro OND fu creata sempre nel periodo fascista il 1 maggio 1925 con l’intento di occuparsi del tempo libero dei lavoratori). Si avevano due DOPOLAVORO il perché sarebbe da indagare.

Il 25° di parroco e il 40° di sacerdozio

Arriviamo alla PRO MACHERIO – Società fondata nel 1913 che aveva come scopi l’educazione, la patria, l’assistenzialismo, lo sport (calcio, atletica, ciclismo), il corpo musicale (la Banda), la corale, il dopo lavoro, spettacoli e altro ancora. A tal proposito il corpo musicale riporta bene 42 firme e il maestro della banda è Brenna Camillo e il vice maestro è Galliani Isidoro. Seguono UOMINI CATTOLICI e GIOVENTU’ MASCHILE CATTOLICA; GIOVENTU’ CATTOLICA e DONNE CATTOLICHE; in ultimo CAPI FAMIGLIA con 233 firme. Possiamo tirare la riga per chiudere questa finestra temporale dove TUTTO il Paese partecipava a un evento pubblico religioso con sentimenti condivisi per festeggiare il 25° come parroco e il 40° di veste sacerdotale. Una piccola nota non compare nessuna firma dei Visconti di Modrone.

Gli abitanti di Macherio nel 1936

Nel 1936, gli abitanti di Macherio erano 3.367, quindi andando un po’ a spanne nel 1933 gli abitanti erano all’incirca poco più di 3.000, il calcolo/rapporto dei firmatari, con le varie correzioni del caso, li lascio a voi. Un chiaro segnale del senso di appartenenza di un paese, di una comunità alla vita, non solo religiosa, che si “respirava” un tempo, pur vivendo in un regime. Perdonatemi, ma rileggendo i cognomi CASSANMAGNAGO, DIDONI, SALA, CECCHETTI, CAREMI, CONSONNI, CANZI, RIVOLTA, GIUSSANI, VERGA, PORTA, BRAMBILLA ecc ecc ecc (troppo lungo sarebbe l’elenco) ci siamo proprio tutti… o c’eravamo?

IL “CUSTODE TEMPORANEO”, ANGELO CECCHETTI