E’ stato un omaggio a tutte le piccole e medie imprese manufatturiere e alla loro capacità di resilienza la seconda edizione dei Confimi Awards, andati in scena giovedì della scorsa settimana nell’affascinante cornice dell’U-Power Stadium di Monza, che ha accolto duecento ospiti fra imprenditori, autorità, rappresentanti di istituzioni e categorie.
Un omaggio alle piccole e medie imprese manifatturiere
La manifestazione, promossa da Confimi Industria Bergamo (presieduta da Paolo Agnelli) e da Confimi Industria Monza e Brianza (presieduta da Franco Goretti) e orchestrata dal direttore Edoardo Ranzini, ha inteso, come da tradizione, raccontare l’Italia che produce valore, che investe nelle persone e che sa trasformare i princìpi della sostenibilità, della sicurezza e della collaborazione in risultati concreti.
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(foto Alessandro Carrozzo)
Con 220 aziende associate (ognuna con una media di una ventina di dipendenti) «pensiamo, come Confimi Monza Brianza – ha detto Goretti – di impersonare, rappresentando soprattutto Pmi metalmeccaniche, la vera Brianza. Come associazione cresciamo a un ritmo dell’8 per cento l’anno e ci caratterizza il principio di sapore cooperativo “una testa, un voto”. In Brianza la situazione economica è a macchia di leopardo, a causa di incertezze a vari livelli, ma il tessuto produttivo è ricco e vario e sa tenere testa alle difficoltà. Tant’è che stasera premiamo alcune imprese non per le parole, ma per i fatti. Mi aspetto una ulteriore crescita dell’associazione».
Agnelli, che è anche presidente nazionale di Confimi, ha ribadito le priorità dell’imprenditoria, scaturite dalla recente assemblea nazionale di Confimi:
«Il caro energia è l’istanza più urgente da portare al governo. Se l’Italia è stata l’acquirente più virtuosa sul mercato del gas in Europa, non si capisce perché dobbiamo pagare l’energia tre volte di più rispetto alla concorrenza straniera. Che poi, in certi paesi (Cina, Turchia, India) non ha i legacci del Green deal. Se non riusciamo a esportare, non potremo reggere la concorrenza. Il ministro Giancarlo Giorgetti ci ha detto di aver prolungato per tre anni l’iperammortamento. E’ una misura che chiedevamo da tempo. E’ già qualcosa».
Agnelli ha suonato la carica:
«Le Pmi sono la spina dorsale del Paese, anche e soprattutto quando sono familiari. Noi siamo quelli che, se l’anno non è andato bene, non recriminiamo facendo pressioni sul territorio, sul personale, sul prodotto. E’ la grande differenza rispetto alleimprese di puro mercato».
Le aziende premiate
I Confimi Awards 2025 hanno premiato tre aziende. Polypiù (settore plastica, di Corbetta) per la categoria Sviluppo sostenibile e Fidelity (valorizzazione della rete Confimi): hanno ritirato il premio Elisabetta e Domenico Moretti. Per le categorie Sviluppo sostenibile, Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e Fidelity l’azienda M.I.T.I. (settore tessile di Urgnano, Bergamo: ha ritirato il premio Valentina Serrone) e l’azienda Granulati Italia (sempre alimentare, di Boltiere, Bergamo: ha ritirato il premio Gualtiero Gelormini). Menzione speciale all’azienda Ambrafox.
Infine, un omaggio al progetto editoriale «Inventario» di Confimi nazionale, che esplora il linguaggio della manifattura, per aree geografiche e di competenza tecniche, ricordando le voci, le idee e i progetti che costruiscono ogni giorno il valore del made in Italy. Confimi Monza Brianza e Bergamo hanno prodotto un breve video, contrassegnato da una sottile ironia, sullo stesso tema, coinvolgendo le aziende Tenhorto, Waterjet e Unimec, che hanno donato tre loro manufatti che saranno esposti nella sede di Confimi Industria Monza Brianza in via Locarno 1 a Monza.
(nella foto di copertina di Alessandro Carrozzo, da sinistra Valentina Serrone di M.I.T.I., Elisabetta e Domenico Moretti di Polypiù e Gualtiero Gelormini di Granulati Italia)