Un amore che traspare anocra oggi, a distanza di tanti anni, così saldo e intenso. E’ quello tra Marc Chagall celebre pittore di cui quest’anno ricorre il 40esimo anniversario della morte, e Bella Rosenfeld, sua moglie.
Carta da lettere racconta ai monzesi l’amore tra Marc Chagall e Bella Rosenfeld
Questa straordinaria storia è la protagonista di Carta da Lettere 2025, la fortunata rassegna, nata nel 2009, e organizzata dall’Associazione Mnemosyne, in collaborazione con il Comune di Monza e con il patrocinio del Consiglio di Regione Lombardia, che ogni anno racconta al pubblico monzese le storie d’amore di celebri coppie, costituite da personaggi che sono stati protagonisti nella storia e nella cultura nel mondo.
Attraverso le lettere vengono svelati i pensieri, le passioni, i sentimenti che animarono grandi artisti, musicisti, letterati, sovrani, scienziati… e le loro compagne, facendo affiorare le loro autentiche personalità, svelandone il carattere e rivelando
lo spirito con cui affrontarono le vicende della loro vita.
La rappresentazione scenica scritta da Ettore Radice, attingendo dai diari di Chagall e di Bella e dalle loro lettere d’amore, andrà in scena sabato 20 dicembre alle ore 16,30 presso la Sala civica Maddalena a Monza. Ad interpretare Chagall l’attore Marco Brambilla, mentre io ruolo di Bella è affidato all’attrice comasca Laura Negretti.
La lettura scenica sarà inframmezzata con musiche di autori russi e francesi degli inizi del’900 eseguite al flauto traverso (Lorenzo Gavanna) e chitarra classica (Laura Arcari). La proiezione dei dipinti più belli di Chagall e le foto dell’artista con Bella faranno da scenografia allo spettacolo.
Una vita intensa
Chagall e Bella si erano conosciuti a Vitebsk, nel 1909, lui, un artista bohémienne poco più che ventenne, Bella aveva solo 15 anni ed era studentessa a San Pietroburgo.
Entrambi di origine ebraica, si fidanzarono. Bella parlò di amore a prima vista. E raccontava di un giovane con lo sguardo di una volpe con gli occhi azzurro cielo e dai ricci spettinati. Marc, invece, rimase colpito dalla sua pelle d’avorio e dai giganteschi occhi neri.
“Non sono un pittore di parole, ma da ieri, ogni colore sulla mia tavolozza ha un solo nome: il vostro. È accaduto qualcosa di irrevocabile, Bella. Un giorno fa il mondo girava su un asse normale; ora volteggia, leggero e verde, come il violino che suona sui tetti. Non è la terra che si muove, ma la mia anima. E voi siete la causa…”.

Queste le parole che Chagall scrive nella sua prima lettera a cui seguiranno tantissime altre da Parigi, dove l’artista era emigrato per affermarsi. Il 7 luglio 1915 Marc e Bella si sposano.
Chagall la ritrasse in molti dei suoi capolavori. E’ lei la donna che si libra in volo ne “La passeggiata” del 1917. Bella fluttua e Marc le stringe la mano. E’ sempre lei la protagonista de “Il compleanno” del 1915.
Così Bella racconta la genesi del dipinto:
“Ti sei gettato sulla tela, premi i colori dai tubetti e intingi i pennelli: rosso, bianco, nero, blu. E mi trascini nel torrente dei colori. Ad un tratto, mi sollevi da terra. T’innalzi e ti distendi, fluttuando fino al soffitto. La tua testa gira intorno alla mia. Sfiori le mie orecchie sussurrando qualcosa…”
I due vissero a Parigi fino a quando Hitler invase la Francia e occupò la città. Il pittore e sua moglie riuscirono, dopo mille peripezie, a fuggire negli Stati Uniti nel 1941. Fu la loro figlia Ida che riuscì a mettere in salvo le opere di Chagall dalla
distruzione da parte dei nazisti che consideravano i suoi quadri “arte degenerata”. Imbarcò i bauli con i dipinti, su una nave già stipata fino all’inverosimile, l’ultima che partisse dall’Europa per attraversare l’Atlantico. Le tele arrivarono sane e salve a
New York.
La lettura scenica sarà preceduta dalla presentazione del romanzo “Il Nemico nell’ombra” di Maria Arfè a cura di Giulia Occorsio.
Ingresso ad offerta libera con prenotazione: eventi.mnemosyne@libero.it – Whatasapp 347 8304599