Tre nuove linee con bus elettrici a guida autonoma e l’utilizzo della metropolitana per alleggerire le strade di Monza da camion e furgoni impegnati nella consegna a domicilio dei pacchi (qualcosa come 13 mila e 900 quelli in arrivo ogni giorno nelle case dei monzesi). Sono le proposte per il futuro del trasporto pubblico di Hq Monza, presentate da una delegazione dell’associazione guidata da Isabella Tavazzi al sindaco Paolo Pilotto e all’assessore alla Mobilità Irene Zappalà.
«L’entrata in esercizio del prolungamento della M5, con sette stazioni dentro la città di Monza, a oggi prevista per il 2033, reclama una completa riorganizzazione del Tpl – asserisce Hq Monza – Ci sono tempi ragionevoli per progettazione e investimenti, occasione imperdibile per dotare finalmente la terza città della Lombardia di un sistema di trasporto pubblico efficiente e attraente per i cittadini». Sistema attualmente «scarsamente utilizzato in quanto considerato carente e inefficiente da parte dei potenziali utenti».
Tre linee in superficie: bus elettrici a guida autonoma
Il progetto è basato sull’analisi dei più recenti dati disponibili per mobilità e traffico: un mix di elementi nuovi e altri già sperimentati in Italia e in Europa.
In estrema sintesi Hq Monza propone di completare la linea di forza che sarà rappresentata dal prolungamento della M5 sulla direttrice nord-sud con tre linee di forza in superficie, una est-ovest, una circolare esterna e una circolare interna. Percorse da bus elettrici a guida autonoma (cioè senza autista), analoghi a quanto si sta sperimentando a Torino e Trento, in sede protetta, corsia riservata o tratti stradali chiusi al traffico (residenti esclusi).
«Questa soluzione, che deve vedere coinvolta l’Agenzia Tpl di bacino, presenta tre vantaggi – spiega Hq Monza – Innanzitutto, le aziende produttrici di mezzi e software adatti allo scopo sono alla ricerca di enti locali candidati alla sperimentazione e risultano disponibili ad accordi economici interessanti. In secondo luogo, sono periodicamente disponibili fondi europei (sinora European Bus System of the Future I e II). Infine il sistema a guida autonoma riduce la domanda globale di autisti, per i quali com’è noto c’è crescente carenza».
Servizio capillare nei quartieri: piccoli bus elettrici a chiamata
Hq Monza suggerisce inoltre l’attivazione di un servizio di minibus elettrici a richiesta (taxibus) che vada a coprire capillarmente i quartieri di Monza.
«A Monza – dice – potrebbe essere adottata una tariffazione differenziata che consenta, per esempio, di indicare come destinazione un indirizzo qualsiasi a tariffa piena ed invece una stazione M5 a prezzo scontato».
Uso sperimentale di M5 per la logistica urbana
A completare il quadro, lo sguardo all’e-commerce. E’ noto: la consegna a domicilio dei prodotti acquistati ha aumentato e sta aumentando in misura considerevole la circolazione di camion e furgoni. In base a dati di Assologistica sull’area metropolitana di Milano, è ragionevole stimare che Monza veda una consegna a domicilio media di 13.900 pacchi al giorno.
La proposta di Hq Monza è di varare un servizio sperimentale da concordare con i principali attori della logistica finale e del delivery, su modello di quanto avviene a Madrid.In termini concreti, «si tratta di istituire, ogni mattino-presto ed ogni sera-tardi, prima dell’inizio e dopo la fine delle corse regolari di M5, il viaggio di un convoglio dedicato alla distribuzione dei pacchi».
Cinisello-Bettola e Monza Nord potrebbero essere i due punti di scambio tra automezzi e metrò, mentre due o più stazioni dentro la città sarebbero i punti di ritiro da parte di agenti dei corrieri, che «provvederanno quindi alla consegna finale utilizzando solo, come da accordi, piccoli furgoni elettrici o carrelli elettrici».