Il progetto

Minimarket solidale, l’apertura a fine marzo: «Un nuovo modo di fare fronte alla povertà»

Il progetto dell’Emporio della Caritas ha raggiunto l’obbiettivo per ottenere il finanziamento della Fondazione Monza e Brianza

Minimarket solidale, l’apertura a fine marzo: «Un nuovo modo di fare fronte alla povertà»

Ventuno donazioni per un importo complessivo di 2.450 euro. Obbiettivo raggiunto per il contributo da diecimila euro che la Fondazione della Comunità Monza e Brianza elargirà nei prossimi mesi al progetto della Caritas di Carate Brianza e Albiate, che, alla fine del prossimo mese di marzo, aprirà negli spazi di via Manzoni il nuovo «Emporio della Solidarietà», un minimarket per le persone indigenti che metterà a disposizione, a costi simbolici, beni di prima necessità come generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e della casa, nonché altri articoli utili alla vita quotidiana.
Anche se è stato raggiunto l’obiettivo del progetto, si può però continuare a donare tramite il bonifico intestato alla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza (Iban: IT03 Q05034204080000000 29299) specificando come causale: «Emporio della Solidarietà».

Minimarket solidale, l’apertura a fine marzo: «Un nuovo modo di fare fronte alla povertà»

«Per una serie di impedimenti tecnici riscontrati all’apertura del cantiere, i lavori potrebbero essere conclusi entro la fine del terzo trimestre del prossimo anno – spiega Federico Nobili volontario e coordinatore del progetto – In queste settimane, dopo la presentazione pubblica dello scorso mese di giugno, abbiamo portato avanti soprattutto un discorso di sensibilizzazione su questo progetto, con iniziative di raccolta fondi e un tam-tam porta a porta che ha dato i suoi frutti e per il quale non possiamo che ringraziare la sensibilità di tanti che già si sono messi a disposizione contribuendo concretamente».

I volontari della Caritas danno aiuto, ogni settimana, a 436 concittadini e a 142 nuclei famigliari.
Dall’emergenza abitativa all’accesso alle cure sanitarie, oltre alle quotidiane necessità alimentari insieme alle difficoltà di far fronte ai pagamenti delle utenze, il rischio è che si allarghi ogni giorno di più la fascia di popolazione ai margini, con la concreta possibilità che scivoli nel baratro della povertà.

«Dietro questo progetto – ha proseguito Nobili – c’è un lavoro di evoluzione nell’aiuto e nel sostegno a chi è in difficoltà… Non si tratta di assistenzialismo, perché otre a fornire un supporto materiale immediato, il progetto dell’Emporio della solidarietà intende promuovere l’inclusione sociale e salvaguardare la dignità delle persone che vivono in situazioni di bisogno per vari motivi. L’accesso al minimarket solidale – aggiunge – sarà subordinato ad un colloquio con il Centro di Ascolto Caritas, che si occuperà di valutare la condizione socio-economica del nucleo familiare, di verificare che l’Emporio possa rappresentare un valido supporto alla situazione specifica e di elaborare però anche un progetto personalizzato che va dall’orientamento al lavoro, all’educazione finanziaria e alimentare fino al sostegno psicologico o familiare».