Dopo una escalation di episodi violenti, con aggressioni, risse e feriti, e le proteste sempre più pressanti dei cittadini, il Questore di Monza e Brianza ha disposto la chiusura per quindici giorni di un bar di Limbiate.
L’aggressione con armi all’esterno del locale
Il primo episodio che ha fatto scattare l’allarme risale al 28 settembre 2025. Un gruppo di sette persone, in parte travisate e armate con arma da fuoco, coltelli, bastoni e un Taser, si è presentato all’esterno del bar alla ricerca di un cliente. Nell’aggressione è rimasta ferita una persona, trasportata in ospedale con una prognosi di cinque giorni per contusioni multiple e trauma cranico non commotivo.
Un secondo episodio, ancora più grave, si è verificato il 25 ottobre 2025. All’interno del locale è scoppiata una violenta rissa, proseguita poi in un esercizio attiguo. Due i feriti: uno con frattura delle ossa nasali e prognosi di 25 giorni, l’altro con frattura scomposta del naso e prognosi di 15 giorni.
Il disagio dei residenti e il bar chiuso
Nel frattempo, la situazione attorno al bar è diventata sempre più difficile per chi vive nella zona. I residenti di Limbiate hanno presentato tre esposti, segnalando degrado, schiamazzi notturni e disturbo alla quiete pubblica. Secondo quanto denunciato, gruppi di avventori stazionavano per ore all’esterno del locale, fino a notte inoltrata, tra urla, liti e abuso di alcol.
Il clima di tensione ha spinto una delegazione di cittadini a recarsi in caserma dai Carabinieri, chiedendo interventi concreti per garantire la sicurezza, soprattutto nelle ore serali e notturne.
Alla luce dei ripetuti episodi e del rischio per l’ordine pubblico, è stata disposta dal Questore Filippo Ferri il 23 dicembre 2025 la sospensione dell’attività per 15 giorni. Una misura ritenuta necessaria per interrompere la spirale di violenza e ristabilire condizioni di sicurezza per residenti e passanti.