La storia

Fine di un’epoca: dopo 90 anni chiude “Marsel”

Il 31 dicembre la storica Ferramenta Redaelli, di Pierfranco ed Ermanno, abbasserà per sempre le saracinesche di piazza Roma.

Fine di un’epoca: dopo 90 anni chiude “Marsel”

Lo avevano detto alcuni mesi fa: “A fine anno si chiude”. Nessuno, però, ci aveva creduto. Ed invece domani, 31 dicembre 2025, terminerà a Vimercate una lunga storia di lavoro, passione, dedizione, ma anche attenzione al prossimo. Chiude, dopo 90 anni di attività, la “Ferramenta Redaelli”, per tutti “Marsel”. I fratelli Pierfranco, 80 anni tra pochi giorni, ed Ermanno, 67 anni, due vere e proprie istituzioni, hanno deciso di dire basta, di abbassare per sempre le saracinesche del mitico negozio di piazza Roma.

Da sinistra: Pierfranco ed Ermanno Redaelli

Non solo un esercizio commerciale, ma un vero e proprio punto di riferimento, un luogo di incontri, di umanità. Quella trasmessa da Pierfranco ed Ermanno, commercianti vecchio stampo sempre pronti a dare una mano, ad aiutare chi ha bisogno. Un modo di fare impresa ereditato da papà Agostino, il fondatore dell’azienda.

Una storia incominciata con papà Agostino nel 1935

Il fondatore Agostino Redaelli

Una storia di famiglia incominciata nel 1935. L’attività fu fondata  da Agostino Redaelli, papà di Pierfranco ed Ermanno. Proprio in quegli anni “Agustìn”, in “Curt di Carnà” ( in via San Gerolamo), iniziò a lavorare in proprio, costruendo stufe a legna e in carbone, per riscaldare le case, ancor prima dell’avvento della Seconda guerra mondiale.

Nel 1948 la prima bottega e il soprannome “Marsel”

Nel 1948 Agostino aprì la prima piccola bottega di stufe in via Dozio. E con la bottega spunta anche quel soprannome, Marsel (o Marcel) che ha marchiato per sempre l’attività. Un soprannome dalle origini misteriose, che proviene dalla famiglia della nonna materna, poi ereditato da papà Agostino e infine da Pierfranco ed Ermanno.  Nel 1952 l’attività si trasferì nella storica sede piazza Roma e l’assortimento si ampliò notevolmente, con l’aggiunta di articoli di ferramenta, piatti, pentole e elettrodomestici, fra cui i primi fornelli che funzionavano con le bombole di gas. Accanto ad Agostino anche la moglie, Maria Villa. Una vera e propria sfida, vinta nel tempo.

Una famiglia con il commercio nel sangue

Del resto nelle vene dei Redaelli da sempre  scorre il commercio. Orsolina, sorella di Agostino, aveva gestito a lungo la mitica trattoria di via Cavour; il fratello Antonio, invece, vendeva radio in via Mazzini.

Il salto di qualità

Dalla metà degli anni Cinquanta l’ulteriore salto di qualità dell’attività, con l’arrivo delle stufe a gas e la riconversione della produzione di quelle a legna.

Le cucine cambiavano e con loro i lavelli, i sottolavelli e gli elettrodomestici. Lo sviluppo industriale ed edile fece il resto. Grandi
imprese edili, di carpenteria, di meccanica, di vernici. Commercio all’ingrosso a cui si univa il commercio al dettaglio, non solo in negozio ma anche attraverso la partecipazione ai mercati nei paesi limitrofi.

L’ingresso nell’attività di Pierfranco ed Ermanno

Poi l’ingresso nell’attività dei fratelli Pierfranco ed Ermanno che hanno dato ulteriore impulso anche grazie all’indispensabile supporto e apporto dei figli e in generale della famiglia.

La benemerenza

Nel 2008, a 60 anni dall’apertura della prima bottega,  era arrivata anche la benemerenza civica assegnata dall’Amministrazione comunale.

Pierfranco Redaelli ritira nel 2008 la benemerenza civica conferita all’attività

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“E’ arrivato il momento di fermarsi”

“Io ho raggiunto l’età della pensione, mio fratello tra qualche giorno compirà 80 anni – racconta Ermanno mentre serve gli ultimi clienti –  Se fosse stato per lui saremmo andati avanti, ma credo che sia arrivato il momento di dire basta, anche se con grande dispiacere”.

Una fine sobria, nello stile di famiglia, senza feste da ultimo giorno. Con un ultimo pensiero a papà Agostino e mamma Maria.