Lutto

Addio grande Alex: i “Piccoli Diavoli” piangono l’amato fondatore e presidente

Alessandro Villa si è spento ieri, lunedì 29 dicembre, all'età di 44 anni: "E' stato un esempio di come la vita vada vissuta"

Addio grande Alex: i “Piccoli Diavoli” piangono l’amato fondatore e presidente

Per tutti era “Il Boss”, un uomo che per tutta la sua vita ha saputo trasformare la fatica in libertà. Si è spento ieri, lunedì 29 dicembre, nella sua casa di Lissone Alessandro Villa, 44 anni, presidente e fondatore dell’associazione “Piccoli diavoli 3 ruote”.

I “Piccoli Diavoli” piangono l’amato fondatore e presidente

Era stato proprio lui, insieme al fratello Federico, ad aprire la realtà sportiva e sociale di Carate Brianza nel febbraio del 2006, quasi vent’anni fa. Un sogno, ma anche un simbolo di speranza per entrambi i fratelli Villa, affetti dall’adolescenza da Atassia di Friedreich, una patologia degenerativa che ha cambiato completamente la loro vita, obbligandoli a vivere su una sedia a rotelle. Nonostante la “sentenza”, non si erano mai arresi all’idea di rinunciare a un “folle” volo, a fermare i loro sogni, a spegnere l’ardente fiamma delle passioni coltivate fino a quella drammatica diagnosi. Anzi, hanno guardato avanti per tentare di costruire qualcosa di grandioso.

“Un esempio di come la vita vada vissuta”

E ce l’hanno fatta. A bordo della sua handbike, il “Boss” ha girato il mondo, macinando kilometri su kilometri per lanciare un messaggio di forza e speranza. Lo ha fatto con la sua grinta, ma ancor più con il suo straordinario esempio, raccolto specialmente dai più giovani, che in lui hanno sempre visto una guida, un mentore e ancor prima un grande amico.

“Oggi tutti uniti salutiamo Alex Villa, nostro presidente e fondatore, che ha saputo trasformare la fatica in libertà e il limite in un nuovo punto di partenza – il cordoglio dell’associazione – Alex è il nostro esempio di come la vita va vissuta, di come la volontà possa ridisegnare i confini del possibile. Lui e la sua potenza pura, una determinazione che correva veloce sull’asfalto, lasciandosi alle spalle ogni ostacolo. Ha affrontato la vita con lo stesso spirito, quello del corridore: testa bassa nei momenti di salita, cuore aperto durante la corsa e un sorriso instancabile al traguardo. La sua vita è stata una lezione di dignità e coraggio per tutti noi. Col suo “Forza e pedala!” ci ha insegnato che non importa quanto sia dura la strada, ciò che conta è la passione con cui decidiamo di percorrerla. Oggi la sua corsa non si ferma, cambia solo scenario. Lo immaginiamo pedalare leggero, finalmente libero da ogni peso, verso un traguardo di pace infinita. Grazie, Alex, per averci mostrato come si vince la sfida più grande: quella di vivere con intensità, forza e immensa bellezza fino all’ultimo chilometro. Buon viaggio, Boss”