Allerta influenza prepariamoci all'arrivo del picco
Gli ultimi dati di Influnet.
Già oltre un milione di italiani sono a letto con i sintomi dell'influenza. Ma la direttrice del servizio di medicina preventiva di Comunità dell'Ats Brianza avvisa: "Non è ancora arrivato il picco".
Allerta influenza: non è ancora arrivato il picco
Sempre più persone a letto con l'influenza. Anche in Brianza. Ma attenzione: il numero di casi continuerà a crescere. Lo conferma Silvia Lopiccoli, Direttore del Servizio Medicina Preventiva di Comunità dell'Ats Brianza. "Ancora non abbiamo raggiunto il picco influenzale. Con molta probabilità lo raggiungeremo entro la fine della prossima settimana. Sicuramente però fino a questo momento a farne le spese sono stati soprattutto i bambini sotto i sei anni di età".
Sono loro i più colpiti dal virus che nelle ultime settimane ha costretto a letto oltre un milione di italiani. "Anche in Brianza la fascia in età pediatrica è stata quella che ha contratto maggiormente il virus. Gli ultimi dati Influnet e i pronto soccorso intasati di bambini febbricitanti confermano il dato".
I dati Influnet
Secondo le indagini svolte dai medici sentinella della rete Influnet dell’Istituto superiore di sanità, nella settimana che va dal 18 al 24 dicembre, i nuovi casi sono stati circa 387 mila a livello nazionale, che elevano a oltre 1 milione e 400 mila il numero degli italiani colpiti dal virus influenzale. Nel dettaglio il valore dell’incidenza totale è stato stimato, nella settimana in esame, in 6,39 casi ogni mille assistiti, contro i 4,26 casi della settimana precedente. Ad essere più colpiti i bambini dai 0 a 4 anni, con 18,91 casi su mille assistiti; subito dopo, la fascia di età maggiormente interessata è quella che va dai 5-14 anni (12,65 casi per mille), poi quella dai 15-64 anni (5,43/mille) e per ultima quella degli over 65 anni (2,78).
Per chi ancora non ha contratto il virus ecco cosa aspettarsi
"Il virus dell'influenza, quest'anno, si conferma un ceppo con una sintomatologia medio grave. E in linea con quanto ci aspettavamo - spiega la Dottoressa Lopiccoli. "Si tratta di un virus che porta febbre, anche elevata, dolori articolari, astenia. Ma che nonostante sia particolarmente fastidioso, quest'anno non è mutato. Questo significa che chi si è vaccinato con molta probabilità non sarà soggetto al fastidioso male di stagione. Ribadisco quindi il consiglio, per i soggetti a rischio e con patologie croniche, a vaccinarsi per non contrarre il virus ".