Schianto a Lenna, muore una 75enne di Desio
Il marito è ricoverato in prognosi riservata. Feriti anche due giovani.
Il tragico incidente è avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 14.30 sulla statale 1, a pochi chilometri da Lenna, tra una Ford Fiesta con a bordo due coniugi di Desio e una Peugeot con due ragazzi. Secondo una prima ricostruzione, marito e moglie viaggiavano in direzione San Pellegrino, mentre i giovani sull'altro veicolo transitavano in senso opposto, verso Lenna, quando, per motivi ancora da chiarire, si è verificato uno scontro frontale.
La desiana è morta poco dopo l'impatto
La passeggera della Fiesta, Barbara Argento, 75 anni, è morta poco dopo l'impatto, nonostante i disperati tentativi di rianimazione dei soccorritori del 118. Il marito, A.C., 77 anni, rimasto incastrato nell'abitacolo, è stato trasferito d’urgenza con l'elisoccorso all’ospedale Papa Giovanni XXIII, dove è ricoverato in prognosi riservata.
Sul posto vigili del fuoco e la Polizia stradale
Per poter permettere ai sanitari di soccorrere i feriti sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Zogno, che hanno tagliato le lamiere della vettura e staccato la portiera dell’auto. Nulla da fare, purtroppo per la desiana, il cui corpo è stato trasportato dalle pompe funebri Donati di Piazza Brembana. Per ricostruire la dinamica dell’incidente è intervenuta la Polizia stradale di Bergamo, con l'ausilio dei Carabinieri, che hanno regolato il traffico.
In fase di ricostruzione la dinamica dello schianto
L'esatta dinamica dell'incidente è ancora in fase di ricostruzione. Dai primi accertamenti parrebbe che E.T., 19enne di San Giovanni Bianco, alla guida della Peugeot su cui trasportava la 18enne M.G., di Carona, abbia perso il controllo dell’auto, invadendo la corsia opposta e schiantandosi contro la Ford Fiesta. Prima di invadere l’altra corsia pare che abbia anche sbandato contro il lato destro della carreggiata distruggendo il muretto che costeggia la strada in direzione Lenna. I due giovani sono stati trasportati in ambulanza alle Cliniche Gavazzeni di Bergamo, ma le loro condizioni non destano preoccupazione.