Studia le cellule tumorali grazie all'aiuto del lievito di birra
Una storia di ricerca e di grande volontà di valorizzare la ricerca in Italia

Farida Tripodi di Usmate, ricercatrice dell'Università Bicocca, grazie ai microrganismi presenti nel lievito di birra sta portando avanti la sua ricerca.
Il personaggio
Lei è Farida Tripodi, 36enne usmatese, uno dei quattordici volti della mostra «Cervelli permanenti». Esposizione presente fino al 9 febbraio all’interno delle sale dell’Università Bicocca di Milano. Siamo andati a trovarla nella sua abitazione di Usmate dove vive insieme al marito e ai suoi due figli di 4 anni e di 7 mesi. Una storia di passione per il suo lavoro ma anche di precarietà dove molti ricercatori vivono nella sua stessa situazione.
La storia
"Dal 2006 sono una ricercatrice precaria all’interno dell’ateneo - ci spiega Farida - Nel 2009 per alcuni mesi mi sono trasferita a Philadelphia, durante il dottorato, dove ho potuto lavorare in un ambiente molto simile a quello italiano sotto l’aspetto della ricerca. Ma dove gli investimenti e le disponibilità economiche facevano la differenza nella sperimentazione. Dopo questa esperienza sono voluta tornare in Italia per costruire la mia vita qui, dove sono cresciuta e dove ho deciso di far crescere i miei figli".
L'intervista completa alla biologa usmatese in edicola oggi con il Giornale di Vimercate. Sfogliabile anche online su pc, tablet e smartphone.
Leggi anche la storia del giovane ricercatore premiato.