Cancro Primo Aiuto 100mila euro e due auto ai sostenitori del progetto Iort
L’atto conclusivo del Progetto Iort si è svolto il 5 febbraio, alla concessionaria Autotorino di Curno.
Un assegno di 100mila euro e due auto alle Onlus bergamasche che hanno collaborato al progetto. All’Autotorino di Curno la consegna delle donazioni all’ospedale Papa Giovanni XXIII e alle Onlus che hanno partecipato al Progetto Iort dell'Associazione monzese Cancro Primo Aiuto.
Centomila euro al Papa Giovanni
L’atto conclusivo del Progetto Iort che ha consentito all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo l’aggiornamento tecnologico dell’acceleratore lineare utilizzato per la radioterapia intra-operatoria (IORT) nella cura del tumore al seno si è svolto il 5 febbraio, alla concessionaria Autotorino di Curno. A consegnare l’assegno di 100mila euro raccolti da Cancro Primo Aiuto in collaborazione con l’Associazione Oncologica Bergamasca e l’Associazione Cure Palliative di Bergamo c’erano, insieme alla madrina Cristina Parodi, i vertici della Onlus brianzola, l’amministratore delegato Flavio Ferrari, il presidente Carlo Bonomi, il presidente vicario Antonio Bartesaghi e il past president Plinio Vanini che ha fatto anche gli onori di casa.
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Il grazie dei pazienti
"Il primo grazie che vi voglio portare è quello dei pazienti – ha detto Carlo Nicora, direttore generale dell’Ospedale di Bergamo mentre riceveva l’assegno – Domani partirà la procedura per intervenire sulla macchina: la potremo usare per i prossimi 10 anni e aiuterà centinaia di donne a guarire". "Ne siamo felici – ha risposto Cristina Parodi – soprattutto per le donne che ne potranno usufruire. E siamo contenti perché mettendo insieme le forze di tre associazioni si è riusciti a concludere un grande progetto".
Due auto per il trasporto dei malati
Una collaborazione che si è concretizzata con il dono delle due autovetture. Per l’Associazione Oncologica Bergamasca era presente a ritirare le chiavi il presidente Giuliana D’Ambrosio, mentre per l’Associazione Cure Palliative di Bergamo il vicepresidente Arnaldo Minetti. La prima auto servirà per il trasporto del personale medico-infermieristico che fornisce le cure palliative a casa dei pazienti. La seconda, invece, verrà utilizzata per il trasporto dei malati presso le strutture sanitarie dove devono seguire delle terapie.