Al teatro Manzoni va in scena la Medea interpretata da Branciaroli
Lo spettacolo, tratto dalla tragedia di Euripide, rimarrà in programmazione da domani fino a domenica

Al Teatro Manzoni di Monza va in scena la Medea di Euripide interpretata dal grande Franco Branciaroli
Regista, attore teatrale che nella sua lunga carriera non ha esitato a cimentarsi anche in ruoli cinematografici, Franco Branciaroli riallestisce quello che era stato un vero e proprio spettacolo evento del teatro italiano: la Medea, diretta da Luca Ronconi, di cui fu protagonista nel 1996.
Una ripresa del lavoro del grande regista scomparso nel 2015, riportato sulle scene da uno degli artisti che ha lavorato con lui più a lungo e in maggiore vicinanza.
Un’occasione imperdibile di rivedere il grande capolavoro di Euripide in una delle trasposizioni teatrali più interessati con Branciaroli nei panni femminili di Medea.
Se le letture in chiave psicologica di Medea portano a considerare questo personaggio come l’eroina combattuta tra il rancore per il proprio uomo e l’amore per i propri figli e le analisi sociologiche tendono a trasformare la principessa della Colchide in una sorta di precorritrice del movimento femminista, Medea è il prototipo del minaccioso impersonato da uno straniero, che approda in una terra che si vanta di avere il primato della civiltà. La sua esclusione è dovuta alla paura di questa minaccia. Si legge nelle note di regia:
Medea è una ‘minaccia’, una ‘minaccia’ che incombe imminente anche sul pubblico”. Per questo suo essere misteriosa e mostruosa può essere interpretata da un uomo.
Il commento di Franco Branciaroli:
Io non interpreto una donna, sono nei panni di un uomo che recita una parte femminile, è molto diverso. Medea è un mito: rappresenta la ferocia della forza distruttrice.
E prosegue
Rimettiamoci nei panni del pubblico greco: vedendo la tragedia, saprà che arriverà ad Atene una forza che si accanisce sulle nuove generazioni, i suoi figli: ‘Medea dallo sguardo di toro’, come viene definita all’inizio. Lei è una smisurata, dotata di un potere sinistro. Che usa la femminilità come maschera, per commettere una serie mostruosa di delitti: non è un caso che la prima a cadere sia una donna, la regina, la nuova sposa di Giasone.
L'appuntamento è per domani - giovedì - alle 21. Lo spettacolo verrà replicato venerdì e sabato, sempre alle ore 21, mentre domenica verrà portato in scena il pomeriggio alle ore 16.
I biglietti possono essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Manzoni (via Manzoni, 23 a Monza) che osserva i seguenti giorni e orari di apertura al pubblico:
- martedì, giovedì, venerdì e sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
-mercoledì dalle 15.00 alle 19.00
Biglietti e abbonamenti possono essere anche acquistati le sere di spettacolo. La biglietteria è aperta da 30 minuti prima dell’inizio degli spettacoli.