Ricorso Moschea: il centro islamico sorride, Giunta sul piede di guerra
Soddisfatto l'imam Tchina: "Crediamo ancora nel dialogo". L'assessore all'Urbanistica Lamiranda prepara il contro ricorso: "Accetto la sentenza, ma qualche dubbio mi viene..."
Il centro islamico esulta per la sentenza del Tar, per l’Amministrazione di Sesto San Giovanni invece la battaglia non finisce qui. I giudici hanno accolto il ricorso dell’associazione Milano Sesto bocciando lo stop imposto da Giunta e Consiglio comunale alla realizzazione della nuova moschea in via Luini. E la notizia fa già discutere.
Il centro islamico esulta
“Apprendiamo con soddisfazione l’esito della sentenza del Tar che ha accolto il ricorso per il provvedimento che di fatto avrebbe stoppato il progetto della costruzione della moschea”. Recita il comunicato diramato da Abdullah Tchina, direttore del centro islamico. “Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le persone, le associazioni, gli enti e tutta la società civile sestese e non che in questi mesi ci sono stati vicini”. Siamo ancora convinti che il dialogo e l’incontro siano gli unici elementi per raggiungere una convivenza solida e fruttuosa”.
L’assessore Lamiranda: “Le sentenze si rispettano, ma qualche dubbio mi viene…”
Se i referenti del centro islamico esultano, l’umore nell’Amministrazione è diammetralmente opposto. “Mi hanno insegnato a rispettare le sentenze e lo farò anche in questo caso”. Dichiara l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda dal suo profilo Facebook. “Certo qualche dubbio mi viene quando vedo messo per iscritto che il mancato pagamento da parte del centro islamico della somma di euro 320.000 su iniziali 600.000 pur costituendo inadempimento non è tale da comportare l’estinzione del diritto ad edificare la Moschea perché non esiste un danno patrimoniale per il Comune di Sesto…”.
Si annuncia battaglia al Consilio di Stato
La Giunta ha comunque già annuniciato la volontà di presentare ricorso al Consiglio di Stato. “Comunque stiano tranquilli i benpensanti stiamo già predisponendo gli ulteriori atti integrativi affinché la grande moschea sia definitamente cancellata dal territorio sestese”. Continua Lamiranda. “Chi è tanto sicuro che la sentenza Tar sia fondata sotto il profilo urbanistico provi a posare la prima pietra! Noi siamo pronti a fare il nostro dovere come ufficio tecnico applicando in modo rigoroso la legge è perseguiremo chiunque vi andrà contro. La legge è legge soprattutto in materia edilizia”.