Trenta candeline per Avo Desio e gemellaggio coi volontari di Mortara
Da tre decenni una presenza discreta per confortare gli ammalati.

Trenta candeline per Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) Desio e gemellaggio con i volontari di Mortara durante la gita a Vigevano.
Un impegno vicino a chi soffre
Oltre cinquanta i volontari dell’Avo Desio che non hanno voluto mancare all’appuntamento, una delegazione guidata dal presidente Alberto Ortalli e dalla vicepresidente Maria Grazia Oteri; nove i volontari di Avo Mortara, accompagnati dalla presidente. Dopo la visita della città di Vigevano, durante il pranzo si è tenuto l’incontro con i volontari di Mortara e lo scambio dei doni, oltre a interventi che hanno ribadito il senso dello stare vicino a chi soffre. Una targa ricordo e una croce di pietra portata da Lourdes il regalo di Avo Mortara all’associazione desiana, che ha ricambiato con il gagliardetto, un libro dedicato a Desio ed uno a Papa Ratti.
Presenza discreta ma importante in ospedale
"Un momento bello e costruttivo» ha detto il presidente Ortalli. «Quelli dei volontari - ha ricordato la vice, Maria Grazia Oteri - sono gesti che si ripetono ogni giorno tra i diversi reparti del nostro ospedale, così come in altre 500 strutture sanitarie in tutta Italia. A compierli siamo noi: i volontari Avo, una presenza discreta che da 30 anni si aggira tra le corsie per confortare gli ammalati e per portare loro una solidarietà del tutto “gratuita" ma remunerativa per l'anima".
La storia di Avo Desio è iniziata nel 1988
La storia di Avo Desio è iniziata nel 1988 quando i primi volontari iniziarono ad operare in ospedale, oggi sono circa 185 e si alternano in sette reparti. L'appuntamento per i trent'anni è stata un’altra tappa importante per la storia del gruppo desiano che opera in ospedale e dà appuntamento in estate per i corsi di aggiornamento interni.