Seregno: il comandante dei vigili urbani contro il sindaco
Il maggiore Vernò: "Promesse da marinaio" per il mancato riconoscimento dell'indennità per la posizione organizzativa, in qualità di responsabile del corpo
A Seregno il comandante dei vigili urbani, Damiano Vernò, attacca il sindaco Edoardo Mazza per il mancato riconoscimento della posizione organizzativa, la qualifica per l'incarico di responsabile del corpo che ricopre ormai da diciassette anni. La posizione organizzativa, sospesa dopo la fine della Giunta precedente nel luglio 2015, comporta un'indennità lorda mensile in busta paga di circa 800 euro.
Il maggiore: "Promesse da marinaio"
Il maggiore contesta al sindaco Mazza "promesse da marinaio", con riferimento a una lettera del novembre 2015 nella quale gli veniva confermata la mansione di comandante con la posizione organizzativa "in via di definizione". Ma dopo un anno e mezzo nulla è cambiato e così il comandante si lamenta per quello che ritiene "un comportamento scorretto" dell'Amministrazione che gli procura un "danno economico" non trascurabile, finora circa 20mila euro in meno di una retribuzione media intorno a 1.500 euro.
"E' un danno economico"
Il maggiore Vernò è inquadrato nell'organico comunale come funzionario (vincitore di concorso per vicecomandante): nel 2000 è stato nominato comandante come figura apicale nel corpo dall'allora sindaco Gigi Perego, al termine del quinquennio del monzese Biagio Claveri, recentemente scomparso, per il quale è stato osservato un minuto di silenzio nell'ultima seduta del Consiglio comunale.
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