Islamici in preghiera per la fine del Ramadan
Oltre 200 persone, appartenenti alle comunità islamiche della Brianza, si sono trovate questa mattina – venerdì 15 giugno – nei giardinetti di via Cederna, a Monza, per celebrare la fine del Ramadan. La novità di quest’anno è stata rappresentata dalla presenza delle donne che hanno pregato accanto agli uomini, ma – come prevede la tradizione – separate da un telo.
“Siamo contenti di avere avuto anche quest’anno i permessi necessari per poter celebrare la fine del Ramadan in questi giardini – hanno spiegato Mohammad Shaffaeet e Hossain Zakir, presidente dell’associazione culturale Baytun Noor che da anni raccoglie in via Tasso la comunità del Bangladesh – Per noi è un modo per sentirci più vicini alla città. Oggi ci sono fedeli originari del Bangladesh, dell’Egitto, del Marocco dello Sri Lanka e di altri paesi musulmani. Per noi è anche un’occasione di incontro”.
Le proteste dei residenti
Se da una parte i rappresentanti delle diverse comunità islamiche si sono dette soddisfatte di essere riusciti anche quest’anno a celebrare la fine del mese del digiuno rituale nei giardinetti di Cederna, dall’altra c’è chi ha sollevato diverse criticità.
“Abbiamo sentito rumori provenire dal parchetto per tutta la notte – ha dichiarato un residente – Senza contare che hanno iniziato a parlare al microfono ad alto volume che non erano nemmeno le 7.30. Mio figlio lavora di notte e non è riuscito a dormire”. E aggiunge. “Ci sono posti più adeguati per ospitare manifestazioni religiose simili. Luoghi che, a differenza di questo parchetto, garantiscano anche i necessari standard di sicurezza. Sono centinaia di persone riunite in un luogo chiuso con appena due cancelletti come vie di fuga. Non mi sembra certo la soluzione più adatta”.