Sul Lambro il Festival delle lingue dialettali

Organizzato dalla "Casa della Poesia" e giunto alla sua terza edizione, l'evento ha riportato alla memoria le antiche storie legate al fiume monzese

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Sul Lambro il Festival delle lingue dialettali e minoritarie: alla Passerella dei mercanti canzoni e storie antiche

Sul Lambro rivive la vecchia Monza. L’amore per il Lambro, custode da secoli della vita e delle tradizioni monzesi e brianzole, è stato al centro del «Festival europeo delle lingue dialettali e minoritarie» che si è aperto giovedì pomeriggio ai Musei civici a cura della «Casa della Poesia».

Ospite della manifestazione, presentata da Antonetta Carrabs ed Ettore Radice, il noto geologo Pompeo Casati, che accompagnato i presenti in un viaggio indietro nel tempo, attraverso i luoghi del fiume attorno ai quali si è sviluppata, fin dal ‘300, la città.

Un percorso emozionale

Il fotografo Rodolfo Zardoni e la poetessa Iride Enza Funari hanno invece presentato la mostra fotografica «Lambro. Un monologo», un suggestivo percorso emozionale fatto di suoni, versi e immagini che si è dipanato lungo tutto il corso del Lambro.

Sul Lambro gli attori di "Spazio di là"

In serata, alla Passerella dei mercanti, "La bella la va al Lamber - storie, memorie, canzoni sul Lambro", una divertente performance dal vivo con gli attori del teatro "Spazio di là", guidati dalla regista Luisa Gay, e cinque poliedrici coristi di Locate Triulzi.

Gli attori hanno evocato le storie antiche legate alla città e allo storico corso d'acqua: le regine longobarde, la nascita del fiume, e ancora le vecchie tradizioni, come il lavoro ingrato della filanda, le lavandaie al fiume, il vivace teatrino del mercato, le riunioni all’osteria.

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