Ats Carate e Seregno non vogliono più stare "sotto" Vimercate
I due comuni chiedono un ritorno al passato con Desio e Monza.
La conferenza dei sindaci brianzoli ha chiesto un incontro in Regione per ridiscutere la divisione degli Ats che hanno portato i presidi di Carate e Seregno sotto Vimercate.
La conferenza dei sindaci
Il 30 luglio la presidente Molteni della Conferenza dei Sindaci ATS Brianza ha incontrato i rappresentanti dei comuni del distretto di Vimercate. Il tema è quello dei problemi legati all'accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini, dovuti alla definizione dei confini territoriali delle ASST, con la riforma sanitaria Lombarda del 2015.
L'incontro ha coinvolto la vice presidente del distretto Del Campo, la Presidente dell'ambito di Carate Monguzzi, la Presidente ambito di Vimercate Kristiina Loukiainen, il sindaco Rossi e l’assessore Capelli di Seregno. L'obiettivo è approfondire i problemi legati ai servizi garantiti nei presidi sanitari dell’ASST di Vimercate. Ospedali e sedi territoriali del distretto di riferimento.
L'obiettivo dei sindaci
L'obiettivo è far presente a Regione Lombardia i problemi che si sono creati dall’avvio della ridefinizione del territorio dopo la riforma sanitaria. Riforma che ha diviso la provincia in due aree afferenti alle ASST di Monza (ospedali di Monza e Desio) e ASST di Vimercate (ospedali di Vimercate, Carate, Seregno e Giussano). La ridefinizione ha messo in crisi una parte del territorio ed in particolare il Distretto di Vimercate. Il più esteso e popoloso della ATS, conta infatti 45 comuni con una popolazione che supera i 500.000 abitanti.
Il nuovo assetto deciso
L’assetto contenuto nella riforma sanitaria regionale approvata nel 2015 ha imposto una divisione della Brianza che ha penalizzato i cittadini residenti nei comuni degli ambiti di Carate (13 comuni) e Seregno (10 comuni). Paesi che si trovano distanti dall’ospedale di riferimento (Vimercate), e inviati presso l’ospedale principale per accertamenti e prese in carico e non solo per le acuzie. Mentre storicamente facevano riferimento agli ospedali di Desio e Monza; oltre a quello di Carate che rimane un presidio importante per la parte centrale del distretto e parte della azienda di Vimercate.
La lettera inviata in Regione
Nei giorni scorsi è stata inviata una lettera al Presidente Fontana, all’Assessore Gallera e Direttore Generale Caiazzo, nonché al Presidente del Consiglio Regionale Fermi e della Commissione Sanità Monti.
“La nostra preoccupazione quindi si rivolge affinché venga salvaguardata la continuità di cura per i servizi socio-sanitari e le patologie croniche evitando inutili spostamenti e interruzioni di presa in carico sanitaria, spostando il carico della riorganizzazione sulle famiglie e sui servizi sociali comunali. Riteniamo si stia verificando una risposta insufficiente ed inadeguata per i cittadini residenti nei territori degli ambiti di Seregno e Carate. A questo aggiungiamo l’assistere all’impoverimento del ruolo del presidio di Desio venuto meno come ospedale di riferimento nel territorio. Ribadiamo la necessità che sia mantenuto e potenziato un ruolo attivo degli amministratori locali,
non solo nella funzione programmatoria, ma anche di indirizzo dei servizi erogati dalle ASST, perché fortemente interessati a presidiare la realizzazione degli stessi a beneficio della cittadinanza e a tutela degli interessi collettivi.
Riteniamo di dover segnalare che gli attuali confini delle due ASST di Monza e Vimercate non rispondano alle esigenze dei cittadini del territorio costretti a spostamenti verso il presidio di Vimercate e non inviati ai servizi più prossimi che fanno riferimento alla ASST di Monza. E’ necessaria una risposta puntuale ed efficace che riduca i problemi creati dalla riorganizzazione e si potrebbe ipotizzare una gestione dei servizi erogati attraverso accordi specifici tra le ASST e definiti da Regione Lombardia attraverso un ruolo chiave di ATS.”