Stazioni ferroviarie terra di conquista, il lavoro della Polfer
In una settimana in Lombardia la Polizia ferroviaria ha denunciato 50 persone e ne ha arrestate tre.

Stazioni ferroviarie terra di conquista, ma la Polfer vigila.
In una settimana 3 arresti e 50 denunce
Stazioni ferroviarie terra di conquista, ma la Polfer vigila. 1.428 persone identificate, di queste 676 gli stranieri di cui 17 irregolari. 34 le contravvenzioni elevate, 3 arresti, 50 denunce in stato di libertà ad opera della Polizia Ferroviaria.
Stazioni ferroviarie, le azioni portate a termine
E' un italiano di origini marocchine il ventiduenne arrestato nei giorni scorsi dagli uomini di Milano Centrale. A suo carico un ordine di esecuzione pena per reati contro la persona commessi anni addietro. Erano in quattro, nei pressi dei binari di Milano Centrale, quando i poliziotti, dopo aver esaminato i loro documenti, sono venuti a conoscenza del provvedimento a carico di uno di loro. L'uomo è stato quindi accompagnato nella competente Casa Circondariale.
Quattro i poliziotti aggrediti

Dieci e quindici giorni di prognosi per due poliziotti della Polfer di Treviglio i quali, a seguito di una delle tante richieste di generalità a bordo treno, hanno subìto un'aggressione da parte di un ventenne senegalese il quale, dopo essersi accanito con calci e pugni contro gli operatori, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto generalità, lesioni e danneggiamento.
Altri due poliziotti sono stati aggrediti presso il Posto Polfer di Pavia. Questa volta il reo è un ghanese di trent'anni che, alla legittima richiesta degli operatori di allontanarsi dall'interno della stazione, dove aveva improvvisato un letto per trascorrere la notte, ha reagito sferrando calci contro gli agenti. Ha tentato la fuga ma è stato bloccato subito dopo nel piazzale della Stazione. E' stato quindi arrestato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
Tutti questi episodi si sono verificati nella settimana dal 6 al 12 agosto, a testimonianza di come le stazioni ferroviarie e le aree nei loro pressi sono diventate ormai terra di conquista e di spaccio. Anche a Monza sono frequenti i reati; di recente si è verificato un tentativo di violenza su una giovane donna, seguito a pochi giorni di distanza da una maxi rissa, nel quale è rimasto coinvolto anche un nostro collega del Giornale di Monza. La sua unica "colpa" quella di filmare i facinorosi.