Crollo Ponte Morandi Genova: le storie spezzate e il punto sui feriti
Sono 10 le persone ancora ricoverate negli ospedali genovesi, 9 in gravi condizioni.
Il nostro portale ligure laRiviera.it riporta il drammatico bilancio delle vite spezzate dal crollo Ponte Morandi Genova di martedì 14 agosto 2018 e fa il punto sui feriti: sono 10 le persone ancora ricoverate negli ospedali genovesi, 9 in gravi condizioni.
LEGGI ANCHE:
Crollo Ponte Morandi Genova: tra le vittime funzionaria di Regione Lombardia
Salvini a Pontida: "Genova non rimarrà una strage impunita"
Vittime Genova: le storie spezzate dal crollo del ponte
C'era chi quel ponte lo faceva tutti i giorni, magari anche più di una volta, chi invece non lo aveva mai percorso prima. Chi si trovava lì per caso, per un imprevisto dell'ultimo minuto, per un appuntamento saltato. Chi era in macchina per lavoro, chi perché si stava per imbarcare su un traghetto per le vacanze. Le vite spezzate dal ponte si portano via con sé la loro storia, che poteva essere quella di ognuno di noi. Famiglie, lavoratori prossimi alle ferie o precari in cerca di un futuro migliore. Ragazzi e ragazze che stavano per sposarsi, amici, italiani e stranieri. Con un bilancio delle vittime che sembra destinato a crescere per i feriti gravi che sono ricoverati in gravi condizioni in ospedale e le decine di dispersi che si fa fatica a pensare possano essere ancora vivi.
Le famiglie in vacanza
Sono diventate da subito il simbolo di questa tragedia. Ersilia Piccinino con il marito Roberto Robbiano e il figlio di 8 anni Samuele, sono stati fra i primi a essere ritrovati. Erano originari di Campomorone e stavano andando a pranzare da alcuni parenti prima di partire per le vacanze.
Un’altra famiglia distrutta era originaria di Pinerolo: Andrea Vittone, 49 anni, la compagna Claudia Possetti, 48 anni, Manuele e Camilla Bellasio, di 16 e 12 anni, figli della donna. Erano anche loro in macchina pronti per godersi qualche giorno di relax tutti insieme.
Sempre dal Piemonte, si trovavano lì per vacanza Alessandro Robotti, 50 anni, grande appassionato di astronomia e fino a poco tempo fa gestore della farmacia comunale di Arquata, con la moglie Giovanna Bottaro, 43 anni, impiegata in un'azienda di Capriata D'Orba.
Le giovani coppie
Stella Boccia, 24 anni, e Carlos Jesus Erazo Trujillo, 27 anni, stavano ritornando dalle ferie. Entrambi lavoravano nell'ambito della ristorazione. Marta Danisi, 29 anni e infermiera al Sant'Agata di Militello, sorride nella fotografia del suo profilo Facebook con il fidanzato Alberto Fanfani, 32enne medico di Firenze, anestesista all’ospedale Cisanello di Pisa. Si sarebbero dovuti presto sposare.
Gli amici pronti a partire
Avrebbero dovuto imbarcarsi per la Sardegna i quattro giovani francesi che figurano tra le vittime accertate. Si tratta dei fidanzati Nathan Gusman e Melissa Artus e degli amici Nemati Alizè Plaze e William Pouza Doux, rispettivamente di 20, 22, 20 e 22 anni. Erano tutti di Montpellier e avevano preso i biglietti per il traghetto che in serata li avrebbe portati sull'isola dove avrebbero trascorso parte delle loro vacanze.
Poi i quattro amici, poco più che ventenni di Torre del Greco, diretti a Barcellona: Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione.
Chi era lì per assicurarsi un futuro migliore
Tra le vittime ci sono anche due dipendenti della municipalizzata Amiu: Mirko Vicini, 31 anni, assunto solo poche settimane fa dall’azienda genovese all’isola ecologica, e Bruno Casagrande, di 35. Erano al lavoro sotto il viadotto crollato, sul quale viaggiavano anche due autotrasportatori di origine romena, in Italia per lavoro: Edi Bokrina, 28 anni, e Marius Djerri, 22 anni. Alessandro Campora, 53 anni, aveva invece appena finito il turno. Stava sistemando il mezzo utilizzato all'isola ecologica, quando è stato travolto dalle macerie. Tra le vittime anche Vincenzo Licata, 58 anni, camionista, lascia due figli. È morto mentre svolgeva lo stesso lavoro anche Anatoli Malai, 44 anni.
Il campione di trial
Giorgio Donaggio, campione di trial,(LEGGI QUI). Savonese di origine, aveva 57 anni e quando non era in sella alla sua moto lavorava nel suo cantiere nautico in Riviera. Quel giorno, si stava recando a lavoro a bordo della sua auto a Santa Margherita Ligure.
Il giovane studente di ingegneria
Henri Diaz, 30 anni e di origine colombiana, studiava ingegneria ma per non pesare sulla famiglia svolgeva lavori saltuari soprattutto alla Colonia Arnaldi. Proprio per lavoro si trovava lì sul ponte. Tifoso sfegatato dell’Inter faceva parte dell’Interclub Recco al quale fanno riferimento tanti usciesi di fede nerazzurra. La prima a giungere in paese in cerca di lavoro era stata la mamma, rimasta vedova, con due figli piccoli da mantenere.
Storie spezzate
Tra le vittime accertate anche Francesco Bello, 41 anni, e Andrea Cerulli, 48 anni (tifoso del Genoa, conosciuto da tutti nell’ambiente del tifo rossoblu), Sandro Campora, 53 anni. E poi ancora Angela Zerilli, 58 anni di Milano e lo chef di origine cilena Juan Carlos Pastenes, di 64 anni, che viaggiava insieme alla moglie Leyla Nora Rivera Castillo, 47, e all'amico Juan Ruben Figueroa Carasco, 68. Luigi Matti Altadonna, 35 anni, lascia la moglie Lara e i suoi quattro bambini.
Il punto su condizione feriti
Ospedale Policlinico San Martino – 6 feriti (5 in gravi condizioni)
- Un uomo di origine ceca del 1971, ricoverato al Trauma Center.
- Marito e moglie: l’uomo, del 1983, residente a Caserta (non si conosce nazionalità) è ricoverato in terapia subintensiva delle neurochirurgia. La moglie, di nazionalità ucraina, del 1974, è ricoverata in terapia subintensiva della neurochirurgia.
- Una donna anziana non identificata ricoverata in rianimazione al Monoblocco a causa di una intossicazione da monossido.
- Un uomo del 1982, di nazionalità rumena, ricoverato in Rianimazione al Monoblocco.
- Un uomo, genovese, del 1989, ricoverato in Terapia sub intensiva.
Ospedale Villa Scassi (Asl3) – 3 feriti (tutti in gravi condizioni)
- Una donna, genovese, del 1959, ricoverata in osservazione breve.
- Una donna del 1994 ricoverata in Terapia intensiva.
- Un uomo, del 1984, ricoverato in Terapia intensiva.
È stato dimesso oggi Davide Capello, 33 anni, il vigile del fuoco di Savona e portiere del Legino.
E.O. Ospedali Galliera – 1 ferito (gravi condizioni)
- Una donna del 1977 ricoverata in Rianimazione.