Caso di legionella a Cesano Maderno, il sindaco tranquillizza
Maurilio Longhin: "L'acqua che arriva nelle nostre case è sicura".
Caso di legionella a Cesano Maderno, il sindaco tranquillizza.
Caso di legionella a Cesano Maderno, il sindaco tranquillizza
“La nostra acqua è sicura: niente allarmismi". Lo ha detto ieri sera il sindaco Maurilio Longhin all'incontro pubblico organizzato al centro “Don Virginio Pedredetti" del Molinello dal Comitato San Pio X. Il primo cittadino e il consigliere regionale Gigi Ponti hanno accolto l'invito del presidente Pietro Crotta e hanno risposto alle sue domande su temi di grande attualità. Tra questi, l'allarme legionella scoppiato dopo il ricovero all'ospedale di Desio di un anziano cesanese, residente proprio a Molinello, per polmonite. Le condizioni dell'uomo restano gravi ma stazionarie.
Acqua continuamente sotto controllo
Cesano non dimentica che in città si registrarono, dieci anni fa, due decessi. "Da allora, a scopo precauzionale – così il sindaco Longhin - Brianzacque, gestore unico del servizio idrico integrato, provvede alla clorazione continua dell'acqua, a concentrazioni compatibili con il consumo umano". L'acquedotto è insomma estraneo all'episodio di infezione polmonare: sono continui gli interventi di disinfezione sistematica di tutta l'acqua immessa in rete, mediante clorazione. “Io stesso – ha assicurato Longhin – bevo solo l'acqua del sindaco”.
Le rassicurazioni dell'Ats
Le rassicurazioni del sindaco seguono quelle di Silvano Lopez, direttore sanitario Ats Brianza:"Non è in corso nessuna emergenza. Ats della Brianza sta tenendo monitorata la situazione sul nostro territorio svolgendo come di consueto le indagini epidemiologiche dei casi segnalati e continuando i controlli sugli impianti pubbblici. L'unità operativa malattie infettive sta lavorando a stretto contatto con la struttura di igiene e sanità pubblica per l'analisi dei casi e la definizione degli interventi necessari" La legionellosi è un'infezione polmonare causata da un batterio. Prolifera soprattutto in ambienti acquatici caldi, con temperature tra 32° e 45° . A rischio soprattutto impianti di condizionamento, tubature, condensatori e colonne di raffreddamento dell'acqua: tutti ambienti umidi e riscaldati che possono diffondere il batterio in luoghi pubblici.