Fiumi di cocaina, eroina e hashish anche in Brianza: spacciatori in manette

Oggi sono state eseguite sette misure cautelari, di cui cinque in carcere.

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Vendevano droga 24 ore su 24. Erano sempre disponibili, come in una sorta di call center per inondare il Lecchese la Brianza e il Comasco di fumi di cocaina, eroina e hashish. Ma i membri del gruppo criminale sono stati scoperti e assicurati alla giustizia dagli uomini della Questura di Lecco.

Beccati gli spacciatori

Secondo quanto riporta il GiornalediLecco.it , nella mattinata di oggi sono state eseguite sette misure cautelari, cinque in carcere e 2 agli obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Arresti e provvedimenti restrittivi sono scattati in forza delle ordinanze emesse dai Giudici per le Indagini preliminari dei Tribunali di Lecco e Como.  A finire in manette sono stati cinque cittadini magrebini  Arb Dandan , classe 1989,  Mohamed El Habti, classe 1988. E ancora  Younesse Maatouch, classe 1983, Mounir Bencherifi, classe 1988 e Rachid Abbassi, detto “Brek”, classe 1992. Obbligo di firma invece per Chiara Colombo, classe 1998 e Yasune Zahis, anche lui del 98.

Indagine  Viale 2017

La maxi indagine, denominata Viale 2017 (il nome è legato a Viale Turati di Lecco) è partita  nel 2017 in provincia di Lecco. La Sezione Antidroga della Squadra Mobile, dopo aver sorpreso uno degli indagati nel comune di Olginate, con 21 dosi di cocaina e 700 euro in banconote di piccolo taglio, aveva immediatamente chiesto di poter effettuare le intercettazioni telefoniche alla Procura. Da lì sono riusciti a individuare diverse “batterie” nelle province limitrofe, dove sono ancora in corso ulteriori accertamenti.

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Le zone dello spaccio

Gli agenti sono riusciti a ricostruire un ricco volume di affari di alcuni sodalizi dediti principalmente allo spaccio di cocaina, ma anche di eroina e hashish. Le “batterie” si erano divise il territorio tra i comuni di Lecco e Barzio; Verano Brianza, Monza, Arosio e Lissone; Erba, Cantù, Inverigo e Carugo; Briosco e Nibionno.

Droga 24 ore su 24 come in un call center

Lo cocaina veniva venduta in piccolissime dosi, da circa 0,5 grammi, per un corrispettivo di circa 40 euro ciascuna. Dalle numerose testimonianze ricevute gli agenti sono riusciti a ricostruire lo schema del cosiddetto  “call center”, modus operandi diffuso tra i sodalizi di spacciatori per evitare di esporsi continuamente durante la cessione ed assicurare un servizio h 24 per gli acquirenti.

In un anno e mezzo vendute 8000 dosi di droga

Nel periodo esaminato durante le indagini, dal 2017 al giugno 2018, è stato accertato uno spaccio complessivo di circa 8000 dosi di droga, per un volume di denaro di circa 300.000 euro.

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