L'Idroscalo casa di un centro ricerche idriche
Presenti i sindaci di Segrate, Peschiera e Sesto San Giovanni.
Il futuro del settore idrico prende casa nel nuovo Centro Ricerche di Gruppo CAP-Salazzurra, che è stato inaugurato venerdì 28 settembre, presso il Parco Idroscalo di Milano.
Un nuovo centro di ricerche idriche all’Idroscalo
Nella ex Sala Azzurra sono stati infatti trasferiti i laboratori di analisi della monoutility pubblica, per dar vita a un nuovo centro all’avanguardia dove far confluire le migliori competenze e know-how anche internazionali, destinato a diventare un hub aperto a
università, centri di ricerca e start up. Presenti alla cerimonia il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, la vicesindaca della Città Metropolitana di Milano Arianna Censi, l’onorevole Federica Daga, i sindaci dei Comuni di Peschiera Borromeo, Segrate e Sesto San Giovanni, Il Consigliere di amministrazione di Fondazione Cariplo, Sonia Cantoni.
Il benvenuto di Cap
A fare gli onori di casa il presidente di Gruppo CAP Alessandro Russo. Madrina della serata: Licia Colò. “Gruppo CAP è un’azienda pubblica che ha fatto dell’innovazione e della ricerca scientifica coniugate alla sostenibilità ambientale uno dei suoi tratti distintivi – ha detto Russo – E Salazzurra è il luogo dove il lavoro di tutti questi anni prende forma e si concretizza: un polo di ricerca sulle nuove tecnologie legate all’acqua e all’ambiente dove metteremo al centro le nuove generazioni di innovatori, dando loro l’opportunità di mettere a frutto le loro idee nel settore idrico e ambientale”.
L’obiettivo è creare un polo dell’innovazione per la gestione sostenibile dell’acqua, in cui si elaborino soluzioni all’avanguardia in grado di fronteggiare le numerose sfide che il futuro del settore impone; un centro di ricerca per lo studio e l’innovazione del settore idrico in un’ottica di sapere condiviso. Non Solo, Salazzurra sarà uno spazio di open innovation dove far crescere le migliori start up impegnate nello
sviluppo dell’economia circolare; un luogo di “sharing knowledge” e di co-ricerca in cui sperimentare forme di collaborazione tra pubblico e privato. Ma anche un luogo aperto ai visitatori e alle scuole, in cui laboratori e ricercatori si renderanno disponibili a condividere il loro background con i cittadini e gli studenti.La hall della sala è stata appositamente allestita con pannelli touchscreen, video wall e visori VR per far conoscere lo straordinario viaggio che ogni giorno l’acqua intraprende dalla sorgente per arrivare alle
nostre case, fino al suo ritorno nell’ambiente.
Progetto di incubazione ideato in collaborazione con Fondazione Cariplo
Salazzurra diventa a tutti gli effetti “start up incubator”, ponte tra le nuove realtà imprenditoriali e i mercati globali. Attraverso veri e propri percorsi di incubazione, l’azienda pubblica che ogni anno porta nelle case di 2,5 milioni di abitanti oltre 220 milioni di metri cubi di acqua, darà, attraverso la sua fondazione e in collaborazione con Fondazione Cariplo, la possibilità ai giovani imprenditori di sviluppare i progetti più innovativi nel settore idrico. Al centro di ogni percorso, il patrimonio di competenze di settore e il know-how di Gruppo CAP con il supporto strategico e la rete di contatti e competenze messi a disposizione da Seeds&Chips, il summit internazionale sull’innovazione globale legata all’agroalimentare.
Il centro ricerche e i progetti in corso
In Sala Azzurra saranno collocati anche i laboratori di analisi delle acque potabili e gli uffici geologia che si occupano dell’analisi integrata del sottosuolo per la gestione sostenibile delle risorse idriche, attraverso un modello tridimensionale. Tanti i progetti legati alla gestione delle acque e allo sviluppo di sistemi di economia circolare già avviati in collaborazione con le principali università italiane, e molti altri in fase di
avviamento.
Tra i più significativi:
– Università degli Studi di Pavia,
Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente (DSTA).
Contratto di Ricerca per biotecnologie applicate alla depurazione: allestimento laboratorio di processi
biotecnologici per studio impiego di funghi cellulosici per trattamento acque reflue e fanghi di depurazione.
– Politecnico di Milano
Dipartimento Chimica, Materiali ed Ingegneria Chimica (DCMIC) Microinquinanti emergenti. Accordo di
collaborazione per valutazione sperimentale dell’efficienza di abbattimento degli inquinanti emergenti con
trattamento fotoelettrochimico.
– SEEDS AND CHIPS – WATER FIRST – NANO SENSOR SYSTEMS
(http://www.nasys.it/)
Progetti di incubazione di start up impegnate nello sviluppo dell’economia circolare.
– Progetto PERFORM WATER 2030
Gruppo CAP è da gennaio 2018 capofila del progetto con 8 partner industriali, 3 Università e un Ente di
Ricerca. Il progetto è finanziato da Regione Lombardia – POR FESR 20124-2020. Salazzurra sarà il polo di
ricerca e innovazione condivisa e spazio per lo sviluppo di attività di modellazione e di strumenti operativi
per il servizio idrico integrato.
– VEGEA (https://www.vegeacompany.com/)
Progetto di ricerca in ottica di economica circolare per lo sviluppo di processi chimici o biotecnologici, per
la preparazione di materiali compositi prodotti dai fanghi di depurazione e dall’olio di vinacciolo.
FITT (https://www.fitt.com/)
Progetto di Ricerca per lo sviluppo di un processo industriale tecnologico basato sui nuovi paradigmi
dell’economia circolare per la produzione di fillers, plastificanti, lubrificanti, da impiegare nell’industria del
PVC a partire da fanghi di depurazione.
– BLUEGOLD (http://www.blue-gold.it/)
Contratto di Ricerca per ottimizzazione gestione reti idriche di acquedotto: applicazione metodologie
innovative per riduzione perdite ed efficientamento energetico reti.
Polo di ricerca aperto a scuole e visitatori
Salazzurra sarà un polo di ricerca e innovazione che Gruppo CAP vuole condividere anche con la cittadinanza, e le scuole in particolare, attraverso percorsi guidati alla scoperta dei laboratori di analisi delle acque potabili, dove annualmente vengono analizzati oltre 26.000 campioni per determinare quasi 750.000 parametri chimici e microbiologici. Durante le visite, sarà possibile ripercorrere il viaggio che fa un
campione di acqua potabile, dal momento in cui entra in laboratorio fino all’emissione del risultato finale e vedere le tecniche di analisi e l’organizzazione dei controlli che ogni giorno rendono l’acqua che beviamo sicura e buona.