E' tornata la ghost-bike in memoria di Matteo Trenti VIDEO
La bicicletta bianca era stata prima vandalizzata e poi rubata.
E' tornata la ghost-bike in memoria di Matteo Trenti in via Azzone Visconti. La bicicletta bianca posizionata nel punto in cui, il 31 marzo del 2015, il 16enne monzese era stato travolto e ucciso da un'auto, era stata prima vandalizzata e poi rubata.
L'omaggio allo studente 16enne monzese
Era un omaggio alla memoria di Matteo Trenti. Era un simbolo, una piccola bicicletta tinta di candido bianco, per testimoniare l'affetto nei confronti del giovane monzese, travolto e ucciso da un'automobile la notte del 31 marzo del 2015 lungo via Azzone Visconti. E quella ghost-bike, era stata posizionata proprio lì, insieme a un mazzo di fiori e una targa. Eppure qualcuno, in modo ignobile, l'aveva prima vandalizzata, rompendo la targa in memoria del 16enne, e poi rubando la bici. Un gesto che tutti, dai cittadini alle istituzioni, avevano aspramente condannato, promettendosi, un giorno, di riconsegnare alla cittadinanza quel simbolo. Quel giorno, finalmente, è arrivato. Oggi, infatti, sabato 6 ottobre, la bici bianca è stata riposizionata in quel posto.
La ghost-bike è tornata
Il ricordo del giovane Trenti è stato, quindi, riposizionato. Ma c'è una novità. Consapevoli, infatti, della possibilità che qualcuno avrebbe ancora potuto "colpire" quel simbolo, in accordo con i famigliari, una monzese, con la collaborazione di alcuni esponenti della realtà politica monzese, ha chiesto una mobilitazione popolare. "Ho subito raccolto molte adesioni - ha spiegato Guya Stefanelli - In pratica, grazie ai social e ai gruppi Facebook come Easy Monza, sono riuscita a trovare i fondi per rifare la targa in memoria che era stata brutalmente vandalizzata. Nel frattempo i famigliari stavano elaborando un progetto per posizionare la bicicletta ancorandola a una base di cemento. Le istituzioni ci sono state vicine e siamo riusciti a inaugurare l'opera a pochi giorni dalla data del compleanno di Matteo. Avrebbe compiuto gli anni l'8 di questo mese".
L'inaugurazione
In molti oggi, sabato 6 ottobre, poco prima delle 12, si sono presentati lì, lungo quel nastro d'asfalto che il 31 marzo del 2015 fu fatale al 16enne monzese. C'erano i genitori, Luisa e Andrea, gli amici del giovane, una delegazione degli scout, e rappresentanti delle istituzioni politiche come l'assessore Andrea Arbizzoni e il consigliere di opposizione Paolo Piffer. Il posizionamento della targa, però, verrà fatto solo in un secondo momento, poiché si dovrà trovare il modo di fissarla, come la bicicletta, al cemento che è stato colato su una piccola porzione di terreno a ridosso di piazza Cambiaghi.