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A Monza arrivano gli acrobati dell'edilizia
Soddisfatto l'assessore al Commercio: "La nostra città è capace di attirare imprenditori di altissimo livello"
A Monza arrivano gli acrobati dell'edilizia
Tutto ha avuto inizio 29 anni fa. Un’idea - che poi si rivelerà vincente - nata dalla mente di un giovane genovese a cui non mancavano (e non mancano tuttora) né l’intraprendenza né coraggio: effettuare lavori di manutenzione e risanamento delle coperture esterne degli edifici senza ponteggi, col solo ausilio di due funi di sicurezza.
Oggi, EdiliziAcrobatica (un nome scelto non a caso visto che i lavoratori sono dei veri e propri acrobati, con una solida formazione fornita dalla stessa impresa) guidata da Riccardo Iovino, è una società quotata (sia alla Borsa di Milano che, da febbraio, su Euronext Growth), dà lavoro a oltre 800 persone e ha 71 filiali in tutta Italia, alle quali, da ieri - giovedì - se n’è aggiunta un'altra a Monza.
Presente all’inaugurazione della sede di Corso Milano, l’assessore al Commercio Massimiliano Longo. "E’ la prova che Monza rimane una città attrattiva, capace di fare arrivare realtà di prestigio come questa - ha spiegato - I dati parlano di un territorio che, nonostante tutto, ha saputo resistere alla crisi. A fronte di attività che, purtroppo, in questi ultimi anni hanno chiuso, ve ne sono state altre, come EdiliziAcrobatica, che, al contrario, hanno scelto di investire". E conclude. "Ho conosciuto la società due anni fa a una fiera e, fin da allora, abbiamo iniziato a collaborare. Sono proprio loro, infatti, che, da due anni questa parte, a titolo rigorosamente gratuito, rallegrano le festività calandosi vestiti da Babbo Natale e da elfi dall’Arengario».
Presente in Lombardia con quattro sedi a Milano, e altre a Sondrio, Varese, Busto Arsizio, Rho e Como, EdiliziAcrobatica ha scelto di espandersi ulteriormente aprendo a Monza. «E’ un territorio dal quale abbiamo sempre ricevute molte richieste - ha dichiarato Domenico Caputo, Direttore vendite della società - Il nostro punto di forza è legato al fatto che non montiamo impalcature. Ciò significa sostanzialmente due cose. In primis il fatto che le persone non si sentano "ingabbiate" a causa della presenza dei ponteggi. In secondo luogo che le spese siano più contenute. Solitamente, infatti, quando si avviano i lavori montando le impalcature, si decide di concentrare tutti gli interventi di manutenzione possibili per ammortizzare i costi. Avere lavoratori sorretti dalle funi garantisce al contrario la possibilità di intervenire solo laddove ve ne sia la reale necessità».
