Il caso

"Asfalti Brianza", la Provincia nega il test

La decisione è ufficiale: l'azienda resta chiusa almeno fino al 30 settembre.

"Asfalti Brianza", la Provincia nega il test
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"Asfalti Brianza", la Provincia nega il test. La decisione è ufficiale, l'azienda rimane chiusa almeno fino al 30 settembre.

La situazione

Niente test, "Asfalti Brianza" resta chiusa almeno fino al 30 settembre. Così ha deciso la Provincia di Monza e Brianza, che nei giorni scorsi ha negato all’azienda produttrice di bitume di effettuare test sui nuovi accorgimenti inseriti nel ciclo produttive per limitare i miasmi che da anni ormai rendono impossibile (o quasi) la vita dei numerosi cittadini residenti nelle vicinanze. Una decisione, quella presa dalla Provincia, accolta ovviamente con estremo favore dai cittadini, che tuttavia vedono lo spettro della riapertura dell’azienda farsi sempre più vicino, giorno dopo giorno. Il 30 settembre, infatti, si avvicina e "Asfalti Brianza" ha già presentato un piano di riduzione delle emissioni: resta da capire se il piano si rivelerà efficace o se i disagi per i cittadini rimarranno uguali (se non peggiori, visto quanto accaduto recentemente).

"Le attività resteranno sospese fino alla data del 30 settembre e in ogni caso sino all’avvenuta e completa ottemperanza degli adempimenti richiesti - ha spiegato il sindaco Mauro Capitanio - Tra questi adempimenti c’era la richiesta di presentazione di un piano di intervento entro il giorno 14 agosto sull’impianto di produzione del conglomerato bituminoso, necessario a garantite il rispetto dei valori limite alle emissioni che sono attualmente previsti (piano che l’azienda ha presentato e che è in fase di valutazione). Il Piano di intervento prevede in particolare: la caratterizzazione e il dimensionamento sotto il profilo emissivo dell’impianto, la captazione e il convogliamento delle emissioni diffuse che sono presenti nello stabilimento, il trattamento delle emissioni ai fini del rispetto dei valori limite che sono stabiliti nel provvedimento di AUA e, in ogni caso, sono previsti dalle norme vigenti, il contenimento delle emissioni odorigene e il cronoprogramma di realizzazione degli interventi previsti nel piano di intervento. L’azienda dovrà inoltre presentare allo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) di Concorezzo, entro il termine del 15 settembre, la “Comunicazione” o la “Domanda di autorizzazione” per la modifica dell’impianto (conseguente alla presentazione del piano di intervento)".

Sul tavolo resta poi la questione legata allo smaltimento dei rifiuti.

«"La Ditta deve rientrare nei quantitativi autorizzati (per singola tipologia) entro la data del 30 settembre 2020 dando la priorità al recupero/smaltimento dei rifiuti stoccati all’interno della fascia di rispetto del pozzo di emungimento ad uso potabile sito sulla SP 13 in località Malcantone. Asfalti Brianza ha chiesto nel corso dell’estate una deroga a questo piano smaltimento rifiuti ma la Provincia di Monza e Brianza lo ha confermato in toto", ha concluso Capitanio.

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