Atm censura la pubblicità degli atei e agnostici

L'Unione degli Atei e Agnostici Razionalisti (Uaar) si dice vittima di censura da parte di Atm per una pubblicità.

Atm censura la pubblicità degli atei e agnostici
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Atm ha rifiutato di vendere spazi pubblicitari sui mezzi pubblici milanesi da parte di IgpDecaux all’Unione degli atei e agnostici (Uaar). La motivazione è il divieto di comunicazioni pubblicitarie a sfondo religioso.

Atm censura la pubblicità di Uaar

Atm ha rifiutato l’affissione di un manifesto Uaar raffigura una bambina di due anni che dice: “Posso scegliere da grande?”. Poco più sotto si spiega: «Per farli scegliere da grandi, scegli l’ora alternativa». Un messaggio contro il battesimo dei neonati, er far si che i bambini, crescendo, possano scegliere in assolta autonomia. La campagna sta girando in 54 città d’Italia senza nessun problema.

La replica di Atm

L’Azienda trasporti milanese sostiene invece di non aver mai ricevuto la richiesta di pubblicazione della campagna pubblicitaria in questione. Sottolinea che non c’è alcuna preclusione o discriminazione nei confronti dell’associazione: “Il regolamento interno di Atm prevede, da diversi anni, il divieto di affiggere campagne pubblicitarie di carattere politico, sindacale, religioso o relative a movimenti di opinione, sui mezzi pubblici in movimento, quindi su tram, bus e metropolitane. L’affissione invece è permessa sugli spazi statici (pensiline, banchine del metrò ecc.). Atm ha accertato che la negazione degli spazi sui treni in metropolitana è stata causata da un errore del concessionario che, inizialmente, aveva offerto spazi che non avrebbe potuto concedere proprio in virtù del nostro regolamento. Il concessionario, in un secondo momento, ha fatto una verifica per spazi statici alternativi ma non ha riscontrato disponibilità per il periodo richiesto. L’associazione dovrà concordare direttamente con il concessionario l’affissione della campagna su spazi statici consentiti, in un periodo in cui c’è disponibilità”

La versione di IgpDecaux

IgpDecaux, che gestisce gli spazi stessi per conto dell’azienda dei trasporti, dice di aver chiesto una bozza della comunicazione affermando che Atm l’avrebbe dovuta vagliare. Tuttavia Uaar e Atm non sono mai entrate direttamente in contatto perché IgpDecaux è sempre stata l’intermediaria e, a un certo punto, ha inviato a Uaar una comunicazione in cui l’azienda dei trasporti ribadiva il divieto di manifesti “a carattere religioso” sui mezzi di superficie. A quel punto l’Uaar ha rilanciato proponendo un’altra campagna, senza però allegare una bozza.Anche questa volta la proposta è stat rifiutata con la motivazione “È questione di argomento non di immagine”. L’Uaar quindi non avrà mai accesso alla pubblicità su Atm a causa degli argomenti che tratta.

La puntualizzazione di Uaar

Alessandra Stevan, coordinatrice Uaar a Milano puntualizza però che per l’occasione della visita nel 2017 Papa Francesco, sugli autobus milanesi veniva promossa la Santa Messa di Monza. Atm, tuttavia, replica che si era trattato di un “evento” – così come la visita del Dalai Lama – non di un messaggio a carattere religioso che, secondo il regolamento, è vietato pubblicizzare sui mezzi.

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