Gira per la stazione di Cesano Maderno con una katana nascosta nello zaino
Il 36enne, originario del Gambia, è stato fermato durante una serie di controlli straordinari disposti dal Questore di Monza Marco Odorisio.
Gira per la stazione di Cesano Maderno con una katana giapponese nascosta nello zaino, 36enne del Gambia fermato dalle Forze dell'ordine. L'uomo è stato "pizzicato" venerdì durante una serie di controlli straordinari disposti dal Questore di Monza Marco Odorisio.
Controlli straordinari nelle stazioni della Provincia
Nell’ambito dell’intensificazione delle attività di prevenzione generale e controllo nelle stazioni ferroviarie dei Comuni della Provincia di Monza e della Brianza, nelle fasce orarie pomeridiane di maggiore pendolarismo ed affluenza di gruppi di giovani, il Questore della Provincia, Marco Odorisio, ha disposto la prosecuzione del mirato piano di controlli nella settimana dal 20 al 26 marzo, con personale della Questura, della Polizia Ferroviaria del Posto Polfer di Monza e del Compartimento polizia ferroviaria per la Lombardia, del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e delle Polizie Locali del comune di Seregno, Monza e Cesano Maderno, nonché dell’unità cinofila della Questura di Genova. Durante i servizi, incentrati all’ingresso e nelle vie limitrofe alle Stazioni Ferroviarie di Seregno, Monza e Cesano Maderno, nonché nei centri cittadini di Monza, Muggio’ e Biassono, sono state controllate in totale 386 persone di cui 55 già con precedenti quali detenzione di stupefacenti, reati contro il patrimonio e reati in materia di immigrazione.
Una katana nello zaino
In occasione del controllo straordinario del territorio svoltosi nei pressi della stazione ferroviaria di Cesano Maderno venerdì 24 marzo, i poliziotti in servizio hanno stato fermato un cittadino gambiano 36enne che aveva suscitato la loro attenzione. L’uomo, con precedenti in materia di immigrazione e irregolare sul territorio, è stato trovato in possesso di un pugnale tipo Katana giapponese con lama appuntita in acciaio di 18 cm e totale lunghezza di 32 cm, occultato all’interno di uno zainetto che portava sulle spalle. Questi e’ stato poi accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione e il Questore ha disposto il trattenimento presso il CPR di Macomer, grazie al posto messo a disposizione da parte della Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e sarà trattenuto per il tempo strettamente necessario per l’esecuzione del rimpatrio.
Numerosi i reati accertati dalle Forze dell'ordine
Numerosi i reati accertati dalle Forze dell'ordine durante i controlli straordinari andati in scena nei giorni scorsi. In particolare, martedì 21 marzo, in occasione del servizio di controllo presso la Stazione Ferroviaria di Monza, la Polizia di Stato ha sanzionato per uso di sostanza stupefacente un cittadino nigeriano trovato in possesso di grammi 1,60 di sostanza stupefacente di tipo marijuana. Nella stessa giornata di martedì 21 marzo, il Questore di Monza e della Brianza ha disposto l’accompagnamento al CPR di Roma di un cittadino marocchino, classe 1968, titolare di permesso di soggiorno a lungo periodo, destinatario di misura di revoca di rilascio di permesso di soggiorno poiché ritenuto pericoloso per la sicurezza collettiva. L’uomo, infatti, si è reso responsabile, negli anni, di numerosi reati tra cui violazione di domicilio, guida in stato di ebrezza, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e, più volte, resistenza a pubblico ufficiale. Per tali violazioni del codice penale, il cittadino marocchino, è stato condannato nel 2009, nel 2012, nel 2017, nel 2018 e nel 2019 alla reclusione. Inoltre, nel 2019, il Tribunale di Brescia aveva disposto la revoca della misura dell’affidamento terapeutico poiché, in occasione di un’uscita autorizzata al fine di ricongiungersi col nucleo familiare, l’uomo si era recato presso la stazione di Milano dove veniva fermato in stato di ebrezza alcolica e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Visti i numerosi eventi nei quali il soggetto ha assunto atteggiamenti che possono ledere l’incolumità sua e altrui, nonché per la dimostrata pericolosità sociale, il Questore Marco Odorisio ne ha disposto l’accompagnamento presso il CPR.
Al lavoro anche il cane poliziotto Leone