I Carabinieri tutela patrimonio di Monza hanno recuperato 82 reperti archeologici

Sono stati restituiti allo Stato italiano mediante consegna al Polo Museale Regionale della Lombardia.

I Carabinieri tutela patrimonio di Monza hanno recuperato 82 reperti archeologici
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I Carabinieri tutela patrimonio di Monza hanno recuperato 82 reperti archeologici. Sono stati restituiti allo Stato italiano mediante consegna al Polo Museale Regionale della Lombardia.

I Carabinieri tutela patrimonio recuperano 82  reperti archeologici

Nei giorni scorsi a Palazzo “Arese Litta” a Milano,  alla presenza della dottoressa Rosanina Invernizzi, Direttrice del Museo archeologico nazionale di Vigevano (PV), il maggiore Francesco Provenza, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza, ha restituito alla dottoressa Emanuela Daffra, direttrice del Polo Museale
Regionale della Lombardia, una raccolta di 82 reperti archeologici, oggetto di ricerche non autorizzate.

Un'indagine scattata nell'aprile 2015

La restituzione è il frutto di un’indagine dell’aprile 2015, condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza, scaturita dalla consueta collaborazione con l’allora Soprintendenza Archeologia della Lombardia, finalizzata al contrasto del traffico illecito di reperti archeologici.

L’attenzione dei militari veniva, da subito, richiamata dalla presenza sul mercato italiano di reperti archeologici che presentavano caratteristiche riconducibili a quelli nazionali provenienti dall’Italia meridionale, con particolare riferimento al nord della Puglia.

I beni in mano a un italiano

I beni erano nella disponibilità di un cittadino italiano residente in provincia di Milano, che aveva manifestato l’intenzione di commercializzarli attraverso una nota casa d’aste nazionale, estranea ai fatti. La raccolta, dichiarata nel luglio 2015 dalla competente Soprintendenza di eccezionale interesse archeologico, costituisce uno straordinario esempio delle principali produzioni ceramiche di area apula realizzate tra il VI ed il III secolo a.C.

L’attività investigativa consentiva, nel gennaio del 2016, di sequestrare, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, l’intero nucleo di opere.

Ora, al termine dell’iter giudiziario ed amministrativo, i reperti sono stati restituiti allo Stato italiano mediante consegna al Polo Museale Regionale della Lombardia; dal 21 settembre sono esposti a Vigevano, presso il Museo Archeologico Nazionale, ove resteranno custoditi.

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