Il decalogo per riconoscere le truffe

Il Codacons mette a disposizione un breve vademecum utile a riconoscere e prevenire i raggiri agli anziani.

Il decalogo per riconoscere le truffe
Pubblicato:
Aggiornato:

Le truffe agli anziani purtroppo sono all'ordine del giorno. Il Codacons mette a disposizione degli utenti un breve vademecum utile a riconoscere e prevenire i raggiri.

Raggiri sempre più frequenti in Brianza

L'ultima in Brianza pochi giorni fa: a Muggiò una anziana signora di 83 anni è stata truffata da dei finti tecnici dell'acqua che con la scusa di un controllo alla rete idrica sono riusciti a farsi consegnare gioielli e persino qualche assegno in bianco. LEGGI QUI L'ARTICOLO

È recente anche il tentativo di raggiro avvenuto a Giussano, dove ad essere presa di mira, alcuni giorni fa, era stata una coppia di anziani. In quel caso i truffatori si erano travestiti da finanziere e da vigile, ma la coppia è riuscita a non cadere nella trappola mettendo in fuga i due malviventi.

"Un  problema sempre più grave - fa sapere il Codacons che si sta interessando alla questione - che rende necessaria  una maggiore consapevolezza dei rischi, in modo poi da evitare che tali inganni vadano poi a segno".
Ecco che allora l'Associazione dei consumatori ha deciso di diffondere un vademecum utile a riconoscere ma soprattutto a prevenire questo genere di truffe.

Il decalogo per riconoscere le truffe

- Sincerarsi che il controllo sia effettivo: molti pensionati aprono le porte della propria casa senza verificare che effettivamente sia necessario un controllo dell’abitazione. Solitamente è bene fare attenzioni agli avvisi del Condominio, nei quali vengono sempre indicati gli eventuali accertamenti nei singoli appartamenti, con indicazione della data e dell’ora dell’eventuale visita.

- Richiedere i documenti d’identità: è preferibile prima di far entrare qualcuno in casa propria, chiedere agli addetti di identificarsi tramite documento d’identità. Se il controllo è effettivo i tecnici non devono avere alcuna ragione di opporsi a tale richiesta.

- Richiedere un tesserino o un documento che attesti che effettivamente lavorano per la società detta.

- Controllare che gli addetti lavorino effettivamente per il proprio fornitore di luce e gas, o che siano dipendenti della propria società idrica: molto spesso infatti si presentano soggetti per fantomatiche società elettriche o idriche al solo scopo di entrare nell’abitazione, dunque sincerarsi che siano veramente addetti alla propria società di fornitura.

- Visionare sempre il lavoro dei tecnici: è importante prestare sempre attenzione alle attività svolte nella propria casa dai tecnici, al fine di verificare che siano effettivamente lì per il motivo indicato, ossia riparare un guasto o fare controlli.

- Non permettere ai tecnici di andare da soli in altre stanze: non bisogna farsi scrupoli nell’impedire agli addetti di andare in altre stanze da soli.

- Non lasciare beni di valore in vista: prima di far entrare estranei nella propria abitazione, è importante mettere al sicuro qualsiasi bene sia “a portata di mano”.

- Non farsi mai distrarre: solitamente, se si tratta di una truffa, i sedicenti tecnici si presentano in due o più, questo in modo che uno o più possano distrarre il proprietario dell’abitazione mentre l’altro o gli altri possono porre in essere furti in casa.

- Verificare l’abbigliamento e la presenza di casse degli attrezzi: se gli addetti si presentano per riparare un guasto, o fare un controllo, è importare verificare l'abbigliamento e se portano con sé cassette degli attrezzi o simili, senza i quali difficilmente dei veri tecnici potrebbero lavorare.

- Chiamare aiuto: se non ci si sente sicuri, è bene farsi assistere da qualcuno, che può essere un vicino, un parente, perfino la portineria. E qualora ci si dovesse rendere conto che si tratta di una truffa, è fondamentale chiamare subito il 118.

Seguici sui nostri canali
Necrologie