A Seveso

La storica attività chiude dopo quasi un secolo

Serrande abbassate definitivamente per il fiorista "Sala Fernando & C.", aperta da 96 anni.

La storica attività chiude dopo quasi un secolo
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A Seveso chiude la storica attività di fiorista "Sala Fernando & C.", aperta da 96 anni. Sabato 30 dicembre l'ultimo giorno di apertura.

Chiusura dopo 96 anni

Finisce l’anno e finisce un cammino storico, durato quasi un secolo. Dopo 96 anni "Sala Fernando & C.", fiorista del quartiere Altopiano di Seveso, in via Cacciatori delle Alpi, abbassa definitivamente la saracinesca. Sabato 30 dicembre l’ultimo giorno d’apertura. Una decisione che Mariangela Sala non ha certo preso a cuor leggero, lei che ha ereditato l’attività dal padre, Fernando.
"Mio nonno Nino e suo padre, il mio bisnonno, erano stati i fattori del conte Dho. Entrambi erano nati in Villa Dho e mio nonno ha iniziato a fare il giardiniere proprio occupandosi della dimora - racconta - Dopo la Guerra aveva acquistato un terreno dove ora sorge il negozio e qui ha comprato casa e aperto l’attività di vivaista".
Da Nino l’attività è passata prima nelle mani del figlio Fernando e poi in quelle della nipote Mariangela. che ancora conserva i documenti dell’epoca. Da una vecchia fattura del nonno datata 1937, ad un suo diploma come vivaista risalente a dieci anni prima.

"Non potevo andare avanti da sola"

A portare avanti l'attività in questi anni ci ha pensato lei con sua mamma Rosalisa al suo fianco:
"Papà era nato nel 1928, ha imparato tutto da mio nonno. Poi, dopo il matrimonio, mia mamma lo ha aiutato con l’attività. Lei come fiorista e lui come giardiniere. Da quando è entrata per la prima volta in negozio, mamma ha continuato a metterci piede, sempre pronta a realizzare composizioni e a soddisfare i clienti. Adesso però è tempo di dire basta. Ho 60 anni, sono andata in pensione lo scorso 1 marzo. Mia mamma ne compirà 84 a febbraio, è il momento di chiudere, dopo 96 anni e dopo aver conseguito un premio per i 70 anni di attività nel 2015. Mio nonno, nel 1945, si iscrisse alla Confartigianato e 70 anni dopo io e mia mamma abbiamo ricevuto un premio. Avremmo voluto ci fosse anche papà, ma era già venuto a mancare".
Aggiunge Rosalisa:
"Mio suocero mi ha insegnato tutto, è stato un grande maestro. Aveva una passione enorme per questo lavoro e aveva anche creato un giardino con vivaio. Ricordo che le domeniche accoglieva la gente per fare in modo che potessero visitarlo".

Il pensiero rivolto ai clienti

Nessuno ha voluto prendere in eredità l’attività. Un lavoro non semplice, anche per le differenti strade scelte dagli eredi:
"Non è un lavoro facile, non ci sono giorni di festa. L’unico momento della settimana in cui chiudevamo era la domenica pomeriggio - spiega la titolare - Mia figlia ha scelto un percorso diverso, mentre mio fratello vive in Svizzera con la famiglia. Ormai non sono tanti che vogliono fare questo lavoro. Continuare da sola sarebbe stato impossibile, a malincuore è giusto terminare questa avventura".
Il pensiero va ai clienti. Tanti sono andati a trovare Mariangela e Rosalisa nei giorni precedenti alla chiusura.
"Pensiamo in primis alle tante persone con cui si è creato un legame speciale. Questi anni sono volati, ci sono dispiacere e commozione, mancherà soprattutto il rapporto con loro, molti sono diventati amici. Adesso io e mia madre potremo fare qualche gita insieme. Il resto del tempo? Ci sono tante attività di volontariato, sicuramente mi impegnerò in qualcosa", conclude Mariangela.
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