la battaglia delle famiglie

Novità sui tagli ai contributi per i disabili gravi

Il contributo minimo fisso per l'assistenza passa da 400 a 600 euro.

Novità sui tagli ai contributi per i disabili gravi
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Piccola novità sulla vicenda dei tagli ai contributi per disabili gravi e gravissimi fatti da Regione Lombardia.

Novità sui tagli ai contributi per i disabili gravi

Dopo una battaglia portata avanti dalle associazioni e dalle famiglie e, in sede istituzionale, strenuamente dal Gruppo regionale del Pd, finalmente un minimo spiraglio:

“Se la Giunta regionale ha fatto una piccolissima marcia indietro rispetto ai folli tagli di fine dicembre, portando nuovamente da 400 a 600 euro il contributo minimo fisso per l’assistenza, è solo per le proteste delle famiglie e la nostra mozione in consiglio regionale, ma certamente non basta – fa sapere Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd –. Il Governo ha stanziato per la Lombardia 90 milioni di euro, la Regione a guida leghista, dopo tutto quel che è accaduto, ne ha trovati 23, di cui 13 per il voucher che però ha numeri risibili: stiamo parlando per Monza di 68 su 654 beneficiari del buono per l’assistenza”.

Favorire socialità dei minori disabili

Ma per Ponti è anche “insopportabile che il contributo fisso per bambini e ragazzi che frequentano le scuole sia passato in due anni da mille a 600 euro. È fondamentale che la socialità dei minori disabili venga favorita e incentivata, non si capisce perché la Regione l’abbia voluta penalizzare. Siamo ben distanti dall’obiettivo di riconoscere a queste persone e alle loro famiglie le condizioni che avevano fino a pochi mesi fa e quindi per noi la questione rimane aperta”.

La questione della soglia di reddito

La delibera regionale contestata è la n. 2720, approvata l’antivigilia di Natale, con cui la Regione prende atto dell’aumento delle risorse stanziate dal Governo per le politiche regionali in favore dei disabili, ma al contrario di quanto ci si sarebbe aspettati modifica in senso peggiorativo le misure dedicate ai disabili gravi e gravissimi.
In particolare, viene per la prima volta introdotta una soglia di reddito Isee di 50mila euro per la percezione del contributo e veniva abbassato il contributo minimo mensile ora appena ricorretto.
Inoltre, la quota aggiuntiva prevista di 500 euro in caso di assunzione di un caregiver è vincolata a un orario settimanale di servizio che da adesso in poi non può essere inferiore alle 40 ore, con la conseguenza che chi ne ha bisogno per un tempo più limitato non avrà diritto a questa parte di contributo e la famiglia dovrà pagare interamente di tasca propria la persona incaricata.

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