Besana in brianza

Polemica sulla sanità lombarda, la replica della segretaria regionale del Pd

Non si placa la polemica dopo lo scontro in Aula tra il consigliere della Lega Alessandro Corbetta e quello del Pd, Ivano Riva.

Polemica sulla sanità lombarda, la replica della segretaria regionale del Pd
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Non si placa la polemica scaturita da uno scontro sul tema della sanità lombarda la seduta in Aula a Besana Brianza tra il consigliere della Lega Alessandro Corbetta e quello del Pd, Ivano Riva.

Scontro in Aula a Besana sulla sanità lombarda

Durante l'ultima seduta «fiume» del Consiglio comunale (quasi sette ore sono durati i lavori, terminati una decina di minuti prima delle 4 del mattino), al lumbard - capogruppo della Lega al Pirellone - che, pur riconoscendo «problematiche e necessari miglioramenti da mettere in campo», tesseva le lodi del sistema sanitario lombardo «faro a livello nazionale», sottolineando il recentissimo aumento di 650 milioni di euro del Fondo sanitario regionale (arrivato a cascata dai 3 miliardi di euro con i quali il Governo ha rimpinguato il Fondo sanitario nazionale nell’ultima manovra di bilancio), il dem - medico rianimatore all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, nonché responsabile provinciale Sanità del Pd - rispondeva piccato.

«L’eccellenza è merito degli operatori sanitari che dovrebbero essere ringraziati in maniera molto più adeguata. Voi (inteso il governo di centrodestra della Regione, ndr) della Sanità non vi interessate per nulla...», le parole del dottor Riva.

Una bocciatura andata di traverso a Corbetta che ha così sarcasticamente invitato il dottor Riva - («Mi risulta essere dipendente del Sistema sanitario regionale che, secondo lei, fa così schifo») - a chiedere la mobilità in un ospedale della Campania governata dal compagno di partito, Vincenzo De Luca.

Apriti cielo. Il giorno dopo è insorto il Partito democratico. Quello locale di Besana che, dalla sua pagina Facebook, ha richiamato Corbetta ad «un comportamento più consono» quando siede tra gli scranni del Consiglio comunale «massimo organo istituzionale rappresentativo della collettività locale, in quanto eletto direttamente dai cittadini».

Decisamente più duro, invece, Lorenzo Sala. Il segretario provinciale dem ha infatti preso le difese del dottor Riva «impegnato da consigliere comunale e responsabile sanità del Pd Monza Brianza a portare avanti le battaglie politiche per cambiare profondamente questo sistema sanitario iniquo e tutti i giorni da medico anestesista all'ospedale di Bergamo è in prima linea a curare i nostri concittadini», mettendo poi sulla graticola la frase «incriminata» del leghista «pagato dai cittadini lombardi per risolvere i problemi gravi e sempre più ingiusti della sanità lombarda». «Credo - si conclude l’invettiva affidata ai social di Sala - che ad Ivano (Riva, ndr) debbano arrivare le scuse di Corbetta. Attendiamo fiduciosi».

Corbetta (Lega): "Quali scuse? Gli ho dato un consiglio..."

“Scuse? Per aver dato un consiglio? Semmai è il Pd che deve scusarsi con gli italiani per i 36 miliardi di tagli alla sanità pubblica durante i loro governi con Monti, Letta, Renzi e Gentiloni. Meno posti letto e disastrosa programmazione tra ingresso di nuovi medici e pensionamenti hanno portato all’attuale situazione della sanità italiana. Errori fatti dai governi del Pd verso cui il governo di centrodestra sta cercando di porre rimedio ad esempio con lo stanziamento di 3 miliardi in più sul fondo sanitario nazionale. Viste le continue chiacchiere a vanvera sul tema, è giusto che i cittadini sappiano perché ci troviamo in una situazione complessa e chi ne è responsabile”, ha replicato in una nota Alessandro Corbetta.

“Nell’ultimo assestamento di bilancio di Regione Lombardia, votato pochi giorni fa, - ha aggiunto ancora il capogruppo lumbard -  sono stati approvati fondi record da 650 milioni di euro sulla sanità. Questo (con buona pace del Pd) per andare incontro alle esigenze anche economiche degli operatori, snellire le liste di attesa e investire sulle strutture sociosanitarie con 150 milioni in nuove apparecchiature tecnologiche nelle varie Asst e IRCCS della Regione. La Lombardia, benché ne dica il Pd provinciale, ha la migliore sanità d’Italia confermata dagli oltre 150mila italiani che ogni anno vengono qui per curarsi. Inoltre, ricordo che ben sei ospedali lombardi entrano, anche quest'anno, nella graduatoria dei migliori al mondo e la Lombardia è stata la prima a mettere a terra i fondi del Pnnr istituendo ad esempio le Case di Comunità, di cui una proprio a Besana. Tutto questo senza dimenticare che siamo l’unica Regione in pareggio di bilancio e non abbiamo aumentato nessuna tassa. Ci sono problemi? Assolutamente sì e arrivano da lontano, ma Lega e centrodestra stanno lavorando ad ogni livello per migliorare la situazione".

“Non permetto al Pd e a nessuno di dire che la Lega non ha a cuore la sanità della Lombardia. Non ho nulla di cui scusarmi con Riva, gli ho solo dato un consiglio - ha concluso Corbetta -  Le sue accuse sono dettate da questioni politiche, per cui se proprio non sopporta che in Lombardia ci sia il centrodestra ad amministrare lo invito a recarsi in altre regioni che più gli aggradano politicamente. Su tutte gli consiglio la Campania del suo compagno di partito De Luca che ha carenze enormi sulla sanità, tant'è che molti campani sono costretti a lasciare la loro regione e venire in Lombardia per potersi curare: lì c'è una situazione disastrosa e servono bravi medici per cambiare rotta”.

L'intervento della segretaria regionale del Pd Lombardia

"Prendiamo atto che Corbetta non si scuserà - commentano la segretaria regionale del Pd Lombardia, Silvia Roggiani, insieme al segretario provinciale del Pd Monza e Brianza, Lorenzo Sala, in un comunicato congiunto - Il messaggio è molto chiaro: cari operatori sanitari siccome siete dipendenti del sistema sanitario lombardo lavorate e non azzardatevi a criticare altrimenti vi viene “consigliato” di cambiare regione dove esercitare la vostra professione. Dopo 6 anni Corbetta continua a litigare con i numeri e a non guardare in faccia la realtà.
Solo per citarne alcuni, gli ricordiamo che dal 2018 a oggi sono aumentati di un terzo i lombardi che a causa delle liste di attesa rinunciano a curarsi come ha certificato di recente l’Istat. Continua il ricatto: vuoi fare una visita in tempi brevi? Paga".

Alcuni dati sulla sanità lombarda

"Istat certifica che la Lombardia è la prima regione per numero di medici di medicina generale che hanno in cura più dei 1.500 pazienti che dovrebbero avere. Mancano circa 1.400 medici di medicina generale. La fondazione Gimbe ha di recente certificato che in Lombardia si concentra un terzo del deficit nazionale della mancanza di pediatri. La Brianza è la provincia con il rapporto abitanti/posti letto ospedaliero più basso di tutta la regione. Non a casa una delle province con la percentuale più alta di persone che accedono a strutture ospedaliere fuori provincia. Insomma si potrebbe andare avanti all’infinito ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il punto è che alla Lega questo sistema ingiusto piace e continua a difenderlo. Noi come Partito Democratico stiamo continuando a raccogliere le firme per una nostra proposta di riforma del sistema sanitario regionale che rimetta al centro l’universalità del diritto alla salute e combatta l’idea di sanità di Fontana e Corbetta secondo cui chi può paga e si cura e chi non può si arrangia. Capiamo il nervosismo, la strategia di buttare la palla in calcio d’angolo ma la nostra battaglia politica continuerà già nelle prossime settimane" concludono Roggiani e Sala.

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