A Renate

Reddito di cittadinanza con documenti falsi, arrestata una donna

Una rumena di 44 anni si è presentata allo sportello con una carta di identità contraffatta per beneficiare del sostegno economico. Sono intervenuti i carabinieri.

Reddito di cittadinanza con documenti falsi, arrestata una donna
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Si è presentata in Posta a Renate per ottenere il reddito di cittadinanza, ma agli impiegati dell’ufficio ha allungato documenti falsi ed è stata arrestata.

In Posta per ottenere il Reddito di cittadinanza

Una rumena di 44 anni, in Italia senza fissa dimora, pregiudicata per reati contro la legge sull'immigrazione, è stata arrestata a Renate dai carabinieri di Besana in Brianza. E' stato il personale stesso dell'ufficio postale ad  insospettirsi e a chiedere l'intervento dei militari. La donna, G.I., che era accompagnata da un bambino di 11 anni, voleva ottenere la carta elettronica per il Reddito di Cittadinanza per la quale, nei giorni addietro, aveva presentato istanza presso l’Inps e aveva già persino ottenuto il codice pin per il ritiro.

Il suo fare sospetto ha però, come detto, attirato l’attenzione del personale impiegato che ha immediatamente contattato il comando Stazione dei Carabinieri di Besana in Brianza. Gli uomini dell’Arma si sono subito recati presso l’ufficio postale di via Papa Giovanni XXIII e hanno accertato che sia la carta d’identità rumena sia l’attestazione di soggiorno permanente per cittadini dell’Unione Europea ma anche il certificato di attribuzione del codice fiscale (ossia i documenti presentati per ottenere il Reddito di cittadinanza) erano tutti falsi.

Intervento dei carabinieri

Accertata la vera identità della donna, i carabinieri  l'hanno tratta in arresto con le accuse di  tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche;  possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e contestualmente l’hanno denunciata per falsa attestazione e falsa dichiarazione ad un pubblico ufficiale.

Inoltre, in relazione alla domanda che la rumena aveva presentata all’Inps e per la quale aveva già ottenuto il nullaosta al ritiro del contributo economico, la donna è stata denunciata a piede libero per i reati di tentato errore determinato dall’altrui inganno; falsità commessa da un pubblico ufficiale in certificati e autorizzazioni amministrative e falsità materiale commessa da privato.

La 44enne è stata quindi accompagnata e trattenuta presso la caserma dei Carabinieri di Seregno dove l’indomani si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto in teleconferenza e il contestuale rito direttissimo al termine del quale è stata scarcerata con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il processo è stato rinviato al 25 maggio.

Il minore che la accompagnava, invece, (con il quale la rumena non ha rapporti di diretta parentela), dopo gli accertamenti del caso è stato affidato ai propri familiari. Nella circostanza l’undicenne è stato trovato in possesso dei reali documenti d’identità dell’indagata.

Non è la prima volta che dei furbetti tentano di aggirare il sistema per ottenere denaro non dovuto, anzi gli episodi collezionati negli ultimi mesi nel Milanese e anche in Brianza lasciano pensare ci sia una regia, o comunque una banda che fornisca documenti creati "ad arte" a chi vuole incassare il reddito di cittadinanza senza averne diritto.

 

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